TRADIZIONI DI NATALE - L'Elfo inviato da Babbo Natale per "controllare" i bambini
Pubblicato: Domenica, 08 Dicembre 2019 - Graziella Siciliani
FRASCATI (attualità) - La fiaba di Carol Aebersold e Chanda Bell è ancora molto attuale e conosciuta
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The Elf on the Shelf o “l’elfo sulla mensola”. Davanti a una tazza di tè Carol Aebersold e Chanda Bell iniziarono a scrivere una storia "The Elf on the Shelf: A Christmas Tradition". All'inizio dopo averla autopubblicata a tiratura limitata iniziarono a venderla nei mercatini di Natale poi grazie uno scatto che immortala l'attrice Jennifer Garner con una copia del libro tra le mani, questo è diventato un best seller. Tanto da far vincere premi su premi. Oggi nei Paesi anglosassoni è una tradizione molto diffusa che inizia il giorno del ringraziamento e finisce la vigilia di Natale.
L'IDEA - Tutto inizia da una vecchia leggenda che tutti conosciamo "gli elfi, gli aiutanti di Babbo Natale" ma in questa storia un Elfo viene inviato direttamente da Babbo Natale per ogni bambino il giorno del ringraziamento: questo ha il compito di sorvegliare i comportamenti del bambino per poterli riferire a Babbo Natale che poi si comporterà di conseguenza per la spartizione e la consegna dei regali.
Per rendere tutto questo più interattivo è divertente per i bambini allegato al libro c'è quasi sempre un elfo di stoffa (certe mamme lo realizzano con il fai da te, altre utilizzano un Elfo immaginario): per far sì che l'Elfo aquisti i suoi poteri magici i bambini devono dargli un nome e non devono assolutamente toccarlo perché potrebbe perdere i propri poteri.
La storia narra che l'elfo ogni sera attraverso una porticina speciale ritorni al Polo Nord e qui riferisca i comportamenti del "suo" bambino a Babbo Natale. E ogni mattina al suo ritorno si posiziona in un luogo diverso spesso combinando anche dei piccoli pasticci qua e là.
Quindi i bambini la mattina si svegliano con l'entusiamo di scoprire ciò che ha combinato l'Elfo e dove si sia nascosto.