Rifiuti, Marino: le parole del sindaco Colizza sui casi Falcognana e Roncigliano

Pubblicato: Venerdì, 06 Dicembre 2019 - redazione politica

Risultati immagini per colizza mamilioMARINO (politica) - Il caso anima il territorio dei Castelli Romani: la riflessione del primo cittadino

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"Sin dallo scorso anno il Consiglio Metropolitano, all’unanimità, ha preso una posizione ferma sul tema rifiuti il cui contenuto, alla luce delle sirene d’allarme che risuonano nei Castelli Romani, è utile ricordare. 

La Regione Lazio è competente ad autorizzare gli impianti e ad approvare il Piano Rifiuti, inutile dire quanto il Piano e le Autorizzazioni siano elementi connessi e necessari al fine di comprendere quale rotta sta seguendo la politica regionale". Così il sindaco di Marino e  consigliere Delegato della Città Metropolitana, Carlo Colizza, in un post su facebook. 


"La materia dei rifiuti nel Lazio - prosegue - è tutt’ora ostaggio di una visione retrograda e nociva dell’ambiente perché interpretata nella direzione del binomio Discarica - Inceneritore e, dopo 6 anni, si torna ad assistere alle medesime scene con l’unica differenza che la Regione sostiene di avere approvato un Piano. L’approvazione del Piano è competenza del Consiglio Regionale che non ha deliberato nulla mentre si spaccia l’adozione in Giunta come un nuovo Piano affermando il falso. La Città Metropolitana, nel solco dell’autonomia e della prossimità, ha chiesto alla Regione di creare un Ambito Territoriale Speciale per Roma ed, allo stesso tempo, di favorire il lavoro congiunto dei Comuni perché essi possano chiudere il ciclo dei rifiuti secondo gli stessi principi".

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"Con la discarica di Colleferro chiusa - prosegue Colizza - riprende il gioco di pressioni e sponde tra Roma e la Pisana in cui si tenta di scaricare la responsabilità politica sull’avversario sul presupposto di riservare alle popolazioni il ruolo di vittime designate. Se vogliamo veramente uscire dal gioco il NO va esteso a questa rincorsa alla deresponsabilizzazione politica e da tutti i territori si deve levare una voce unica che chieda di veder applicata la legge. L’impugnativa dei provvedimenti amministrativi può sembrare la via migliore ma va ribadito che nell’emergenza si rischia di veder nominato un Commissario che ben potrà superare le decisioni del TAR senza dover rendere conto alle norme vigenti. Lottiamo sempre per i nostri diritti - conclude - soprattutto quando non sembrano a rischio!".