Rocca di Papa: pronta la fronda a tre. Gruppo autonomo in maggioranza, poi si vedrà. La Giannone? Sparita

Pubblicato: Lunedì, 18 Settembre 2017 - Marco Caroni

crestini busROCCA DI PAPA (politica) - Calcagni, Lorenzo Romei e la Carnevali disposti a puntare i piedi. Per il sindaco la poltrona inizia a scottare

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Il sindaco Emanuele Crestini è solo. Sempre più isolato tanto che, a voltarsi intorno, si è reso conto di non avere più alleati. Il sostegno esterno del consigliere regionale Pd Simone Lupi durerà, al più, fino al prossimo marzo quando le parti si riterranno reciprocamente utili in ottica elezioni Regionali. Dopo di che, chi si è visto si è visto.

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Crestini si rivolge così a qualche vecchio amico, ma la sensazione è che stia annaspando. Il problema, come altrimenti non poteva essere a fronte di una minoranza impalpabile, viene proprio dall'interno della sua coalizione che - come facilmente previsto - tanto granitica non è più. Pronti a fare un gruppo a parte, distaccandosi così dalle liste di provenienza - in particolare da "Insieme per Rocca di Papa", lista-associazione-partito - , sarebbero il presidente del Consiglio Massimiliano Calcagni (che a Crestini non ha per niente perdonato il tentativo di farlo fuori, LEGGI l'articolo dell'8 luglio), l'altro pezzo da 90 della lista, Lorenzo Romei (255 voti e praticamente zero incarichi) e la finora invisibile Roberta Carnevali. Stanchi di questo modo di amministrare, pare di capire. E chissà cos'altro. Senza dubbio però ritenuti subalterni dal sindaco e dalla strettissima cerchia (ormai quasi ininquadrabile) di superfedelissimi.

petra2011 1Un gruppetto in grado di creare tanti e tali problemi a Crestini da non immaginare: con una maggioranza di 11 contro 6 (che poi, con Danilo Romei eterna stampella in realtà è 12-5), la minaccia di uno spostamento di 3 consiglieri porterebbe il borsino sul 9-8. Ovvero sul filo della sopravvivenza. La disposizione del corteo della Madonna di due giorni fa parla chiaro: Crestini è solo, solissimo.

Ad essere scomparsa definitivamente dalla scena e di fatto da ogni manifestazione pubblica è la vice sindaca Veronica Giannone. Una Giannone della quale si dice che Crestini sia pronto all'epurazione. L'ennesimo pezzo di una maggioranza che va in frantumi soffocata da un immobilismo imbarazzante, dall'incapacità di prendere scelte su tematiche importanti e inconsistente sul piano politico. Una Giannone che dopo essersi tolta i sassi dalle scarpe in merito alla sua vicenda personale (quella dell'ipotizzato abuso edilio del marito), è praticamente scomparsa.

Finita l'inerzia della propaganda, saremo ai titoli di coda. Nonostante una minoranza tra le più deludenti che si ricordino ai Castelli romani.