Dal Parco degli acquedotti al giardino della scuola: le volpi tengono in "ostaggio in aula" 900 bambini
Pubblicato: Domenica, 17 Settembre 2017 - Marco Caroniilmamilio.it
Vietato uscire dalle aule, assolutamente vietato utilizzare il giardino. Parola di dirigente scolastico, professoressa Cinzia Giacomobono. La colpa è tutta di alcuni esemplari di volpe che hanno scelto l'ampia area verde del plesso "Don Filippo Rinaldi" dell'Istituto comprensivo Parco degli Acquedotti per scavare tane e ripararvi i propri cuccioli.
Una bella grana per il grande istituto scolastico tuscolano frequentato da oltre 900 bambini che, in questi primi giorni del nuovo anno scolastico, non hanno potuto godere degli spazi all'area aperta.
"Le volpi - avverte la dirigente scolastico nell'avviso diretto al personale Ata ed al personale docente e firmato lo scorso 12 settembre - sono animali selvatici e quindi portatrici di malattie". Animali che, verosimilmente, vengono proprio dall'attiguo parco degli Acquedotti dove sono state avvistate più volte.
Il problema non è però di poco conto, anzi. Perché per quanto le volpi siano state - a quanto risulta - rilevate già da molte settimane, fino ad oggi nessuno è intervenuto per riconsegnare ai bambini il proprio giardino scolastico. Né il ministero dell'Istruzione, dal quale la scuola statale dipende direttamente, né la Regione Lazio, né tantomeno il VII Municipio o il Comune di Roma. Neanche il personale del parco né i carabinieri forestali. Nessuno.
Per il momento dunque si naviga a vista (di volpe) in attesa che qualcuno intervenga e che, magari, la dirigente scolastico presenti ufficialmente le note inviate alle varie istutuzioni per chiedere intervento. Perché appare evidente che per convincere gli animali a lasciare l'area, bonificare il giardino senza danneggiare le volpi ed i loro cuccioli, occorre l'intervento di pesonale specializzato. E la cosa, oltre che burocraticamente complessa a quanto pare e costosa, non sembra di rapidissima soluzione.
L'avviso affisso a scuola