Grottaferrata: le 50 gru ‘sventolate’ nel consiglio comunale. ‘Cementolandia’ e la cupa realtà

Pubblicato: Sabato, 02 Novembre 2019 - redazione politica

 

GROTTAFERRATA (politica) – Nel dibattito dell’ultimo consiglio da tutti contro tutti, il consigliere Garavini agita davanti al Sindaco le foto dei cantieri diffusi per la città: “Sono più di 50 gru, è questa la rigenerazione urbanistica promessa?”

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Nel dibattito del consiglio comunale indetto per parlare di dimissioni e dissidi nella maggioranza a Grottaferrata, richiesto da alcuni consiglieri comunali di minoranza (3) e di maggioranza (2), ad un certo punto della discussione è avvenuto un fatto curioso.

Il consigliere di maggioranza Massimo Garavini, attaccando l’amministrazione per non aver rispettato il programma elettorale promesso ai cittadini, ha sventolato le foto dei numerosi cantieri edilizi che si stanno allargando su Grottaferrata in questi mesi. Un tasto dolente, sopratutto per i cittadini che ne pagano le conseguenze tutti i giorni con disagi e traffico insostenibile anche per chi viene da altre zone dei Castelli Romani. 

Ebbene, tornando all’intervento di Garavini, quest’ultimo ha dichiarato: “Guardi sindaco, queste sono le foto delle gru che proliferano in città. Le abbiamo fotografate, sono più di 50. Si stanno dando concessioni a decine e decine. E mica villini e villette, ma palazzi che congestioneranno ancora di più il paese. E’ questa la rigenerazione urbana promessa in campagna elettorale?”. Mentre qualche esponente di maggioranza reagiva ironizzando, il segno politico di una situazione paradossale era evidente. Mentre si continua a discutere, a parlare e pensare a soluzioni geniali, palazzoni da trenta appartamenti, in budelli di strade, avanzano inesorabilmente sopratutto nella periferia (di fatto uccidendola definitivamente).

In questa realtà e prospettiva da ‘Cementolandia’, ove il Prg prevede un esaurimento di ben 190mila metri cubi e dove nelle discussioni in aula non si capiscono più i confini della maggioranza o della minoranza, chi difende chi, chi sta con chi e chi fa cosa, quello di Garavini è stato almeno un gesto che rende l’idea di quello che sta accadendo. Ciò è avvenuto in una riunione dove alcuni consiglieri comunali hanno persino bacchettato per tutto il tempo chi evidenzia le contraddizioni o espone i problemi urgenti.

Il momento di autocritica e di accusa di un consigliere, seppur dissidente, della compagine di governo è stato almeno alla luce del sole (e senza parlare verso la platea, alla ricerca di chissà quale consenso...). Resta la responsabilità, generale e drammatica, sullo sfondo di questa realtà abbastanza cupa, di una politica, compresa quella di ultima generazione, che ha permesso troppo spesso tutto quello che è stato ed è denunciato.