Grottaferrata, PD critico con amministrazione Andreotti sulla questione ‘perimetrazioni’

Pubblicato: Venerdì, 01 Novembre 2019 - redazione attualità

GROTTAFERRATA (politica) - I dem: "250 famiglie aspettano la perimetrazione da anni e una paginetta di conclusioni stringate"

ilmamilio.it - nota stampa

Dal PD di Grottaferrata riceviamo e pubblichiamo:

"Il PD non ha condiviso la posizione sostenuta dall’amministrazione Andreotti, e anche da Città al governo e Gianluca Paolucci, nel corso delle Commissioni urbanistica e lavori pubblici riunite ieri in seduta congiunta per discutere della delicata questione della perimetrazione, posizione che ha avallato le poco circostanziate e brevi conclusioni dell’arch. Cerasoli, consulente incaricato nel 2012, che hanno lasciate irrisolte molte domande.

Come mai il Sindaco, prima favorevole alla perimetrazione (nella premessa alla delibera n. 7 del 24.01-2019 che detta indirizzi per la costituzione di una banca dati sul fenomeno dell’abusivismo edilizio si legge testualmente che “IL FENOMENO DELL’EDILIZIA SPONTANEA VEDE ATTUALMENTE L’AMMINISTRAZIONE IMPEGNATA NELL’ATTIVITA’ DI PERIMETRAZIONE DEI NUCLEI SORTI SPONTANEAMENTE AI SENSI DELLA LEGGE REGIONALE 28/1980 ANCHE CON IL COINVOLGIMENTO DEI CITTADINI RESIDENTI NEGLI AMBITI INTERESSATI DAL FENOMENO) ha cambiato idea?

Come mai l’architetto Cerasoli, presente ad una delle prime Commissioni urbanistiche del 2017, aveva indicato in quella occasione le zone che potevano essere perimetrate e nell'ultima relazione ha cambiato idea?

Come mai i membri della Commissione che si è svolta ieri hanno ricevuto la sua ultima relazione solo poche ore prima dei già da tempo programmati lavori della Commissione stessa?

Come mai in questa relazione, identica alla precedente tranne nell’ultima pagina che contiene le conclusioni, sono allegate, per giustificare la non perimetrabilità delle zone, le stesse tavole che prima erano a supporto della conclusione contraria?

La Consigliera Paola Franzoso ha posto in Commissione tutte queste domande rimaste purtroppo senza risposta e ha ribadito la necessità di affrontare finalmente dopo tanti anni questo problema, dando attuazione alle previsioni contenute nella Legge Regionale n.28/80 che dà indicazioni e finanziamenti ai Comuni del Lazio per “il recupero dei nuclei abusivi sorti spontaneamente” al fine di ricucire le zone interessate con il tessuto urbano della città. Un problema che ha anche innegabili risvolti sociali: 250 famiglie aspettano la perimetrazione da anni e una paginetta di conclusioni stringate, peraltro costata alla Regione Lazio 40.000 euro, non può e non deve far naufragare le loro speranze.