Ai Castelli ogni paese un santo: patroni, co-patroni, storie, scaramanzie e leggende - CHI E DOVE

Pubblicato: Giovedì, 31 Ottobre 2019 - G.B.

santoFRASCATI (attualità) - Ognissanti celebra tutti gli uomini e le donne care alla Chiesa. L'occasione per fare il punto sui protettori dei comuni castellani

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La festa di Ognissanti celebra tutti i santi della cristianità, compresi quelli non canonizzati, popolarmente è considerato l'onomastico di tutti coloro il cui nome non compare nel calendario cristiano. Le origini di questa festa si perdono nei secoli, infatti già dal IV secolo venivano omaggiati i martiri che avevano dato la vita per il Vangelo.

Papa Gregorio II stabilì la data del 1 novembre per far coincidere, e così inglobare la festività, con il capodanno celtico che oggi chiamiamo Halloween.

Fu nel 1475 che la festa di Ognissanti divenne obbligatoria per tutta la chiesa d'Occidente, sotto la disposizione di Papa Sisto IV.

Ma i santi non sono qualcosa di austero e lontano da noi, anzi spesso le loro gesta straordinarie si ritrovano nelle usanze più umane e consuete.

Maria Maddalena ad esempio è protettrice dei parrucchieri, dei pentiti e dei giardinieri, e delle prostitute, San Valentino è patrono degli epilettici e come ben sappiamo degli innamorati, infatti forse nell'antichità si consideravano le convulsioni epilettiche alla stregua della “follia amorosa”. San Francesco è patrono d'Italia, degli animali e dei poeti, e come custode del creato oggi anche degli ecologisti e degli ambientalisti. Il suo “Cantico delle creature” è il componimento poetico più antico del quale si conosca l'autore.

Ma vediamo qualche Santo patrono dei Castelli Romani

San Nilo il patrono di Grottaferrata e Rossano viene celebrato il 26 settembre, di lui sappiamo che nacque in una famiglia aristocratica, sposò di una ragazza di umili origini e poi si ritirò in un eremo perché la vita famigliare non gli bastava per sentirsi in comunione con Dio. Fece però in modo che ala sua famiglia non mancasse l'essenziale sostentamento.

A Marino, troviamo San Barnaba, che significa “figlio dell'esortazione” è da invocare contro la grandine. Si celebra l'11 giugno, egli fu apostolo, fece cioè parte della prima comunità di Cristo, vendette tutti i suoi averi e diventò un predicatore.

All Saints

San Pancrazio ad Albano Laziale, è patrono dei bambini e viene pregato contro i crampi e il mal di testa, ma anche per trovare parcheggio. Si festeggia il 12 maggio. Nacque nell'odierna Turchia e venne martirizzato a Roma. Mentre ad Ariccia Santa Apollonia è patrona di dentisti e igienisti dentali, perché la sua agiografia narra che le furono strappati i denti dalla bocca per mano di una setta di pagani durante una sommossa. Le intimarono di bestemmiare Dio e avrebbero smesso, ma lei resistette all'atroce dolore pur di non proferire parola contro il suo Signore. Si celebra il 9 febbraio.

A Rocca di Papa il protettore è San Carlo Borromeo, cardinale patrono di catechisti e vescovi, la sua ricorrenza cade il 4 novembre. Segnò una svolta importante nella controriforma e istituì i seminari per l'educazione dei presbiteri. Fu un uomo colto e influente ma anche zelante nel digiuno e nel sacrificio.

A Frascati e Nemi si festeggiano i due santi San Filippo e Giacomo il Minore: entrambi furono apostoli di Gesù; di Giacomo abbiamo scarse notizie ma sappiamo che coronò il suo apostolato con il martirio. San Filippo secondo fonti apocrife avrebbe avrebbe evangelizzato la Scizia, un'area che coincide con Kazakistan e Russia, per vent'anni. Il demonio personificatosi in un drago venne da lui scacciato e guarì gli ammalati che avevano respirato le esalazioni velenose del mostro. Per questo il drago è tra i suoi attributi. Si celebrano il 3 maggio. Che poi Frascati abbia come con-patroni Sebastiano (che ha intitolato l'ospedale civico) e Rocco (a lui un'antica chiesa frascatana) è quasi un vezzo. E tra le sedi di diocesi, quella di Frascati è l'unica (le altre sono Albano Laziale e Velletri) a non aver intitolato la propria Cattedrale al patrono: in questo caso la dedica è per San Pietro.

 

Sant'Antonino di Apamea è il patrono di Monte Porzio Catone ma anche di Pamiers in Francia, nacque in Siria e di professione faceva lo scalpellino; venne ucciso dai pagani mentre costruiva una chiesa, morendo così da martire. La sua ricorrenza è il 2 settembre.

Il patrono di Ciampino è il Sacro Cuore di Gesù. Con questo simbolo si intende onorare la dimensione umana di Gesù e l'amore del Cristo, uniti nella divinità del Figlio. Spesso il Cuore è raffigurato circondato da fiamme che rappresentano l'amore di Dio, ma anche tra le spine, che sono icona del suo sacrificio sulla croce.

A Genzano si celebra San Tommaso da Villanova (ricordato anche nella parrocchia del centro storico di Castel Gandolfo che ha però come patrono San Sebastiano) e a Velletri il patrono è San Clemente, 4° papa della Chiesa romana al quale è dedicata anche la Chiesa Cattedrale della città veliterna.

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L'accoppiata San Rocco-San Sebastiano torna ad essere concelebrata a Rocca Priora, il più alto dei Castelli romani. Ad Ariccia il 9 febbraio (segno dei Pesci) si celebra Santa Apollonia di Alessandria: tradizione vuole che le siano stati cavati i denti di bocca (anno 249). Oltre che di Ariccia, dunque, è considerata patrona dei dentisti, igienisti dentali e odontotecnici.

Monte Compatri si affida da sempre al "rodatissimo" San Giuseppe (celebrato il 19 marzo con la festa del papà, ovviamente) mentre la piccola Colonna ha come patrono San Nicola di Bari, vescovo di Myra, cui è dedicata anche l'unica chiesa parrocchiale (in questi mesi inagibile dopo il terremoto di giugno) del paese.

Mestieri di oggi e di ieri, esperienze concrete, folklore e spiritualità eroica che vengono scandite dal calendario quotidiano si fondono in questo giorno speciale.