Ariccia, Elena D’Alò in concerto con gli Sfaccendati nei “Monologhi Shakespeariani”

Pubblicato: Venerdì, 18 Ottobre 2019 - Redazione eventi

ARICCIA (eventi) - una serata in cui i versi senza tempo di Shakespeare con la musica dell’epoca e moderna anche grazie al flauto di Elena D’Alò, musicista cresciuta e maturata nell’Accademia degli Sfaccendati

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Domenica 20 ottobre, alle ore 19.15, in scena a Palazzo Chigi i “Monologhi Shakespeariani” per i Concerti dell’Accademia degli Sfaccendati. Una serata in cui i versi senza tempo di Shakespeare con la musica dell’epoca e moderna anche grazie al flauto di Elena D’Alò, musicista cresciuta e maturata nell’Accademia degli Sfaccendati.

ilmamilio.it è andato a scambiare quattro chiacchiere con la musicista. 

Cosa deve aspettarsi il pubblico dell’Accademia degli Sfaccendati dal concerto di domenica?

“Un concerto creato apposta perché musica e recitazione dialoghino insieme. La scelta di monologhi tratti dalle opere teatrali di Shakespeare porta a vedere il poeta nella sua profondità ed ecletticità a 360º. Questi monologhi saranno accompagnati da musiche scritte da un autore inglese, Thomas Morley, suo contemporaneo, oltre che da brani composti da autori viventi, provenienti da tutto il mondo, apposta per tali monologhi”.

Shakespeare si sarebbe trovato a suo agio nelle mura barocche di Palazzo Chigi? 

“Sicuramente! Shakespeare aveva la capacità di farsi ispirare da ogni tipo di situazione (storica, sociale, geografica), oltre ad essere un grande amante dell’Italia. Palazzo Chigi sarebbe senz’altro potuto essere l’ambiente perfetto per l’intuizione di una magnifica opera”.

191015 sfaccendati

Sei cresciuta nell’Accademia degli Sfaccendati, cosa rappresenta per te?

“Per me sono l’esempio della volontà di diffusione dell’arte. Lavorare in questa squadra per 15 anni mi ha mostrato cosa vuol dire essere determinati nel voler portare arte e cultura in ogni possibile realtà, tanto più in quella dei Castelli Romani, perché tutti ne possano godere. È un lavoro difficile perché l’arte è spesso sottovalutata, spesso dimenticata, vedere loro farne una ragione di vita è di grande stimolo. L’arte è ricreativa, ma anche portatrice di crescita, soprattutto di sensibilità, e quindi di affetto”.

Un invito ai lettori a venire a Palazzo Chigi, domenica pomeriggio?

Invito a venire ad ascoltare questo spettacolo unico e dinamico! Spettacolo, ideato da Riccardo Riccardi, in cui, con i compagni di viaggio l’attore Giacomo Zito e il flautista Alessandro Pace, giocheremo con la serietà e la comicità shakespeariana”.

 

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