Grottaferrata: il fronte contro l’amministrazione si allarga, ma è alla ricerca di un’identità

Pubblicato: Giovedì, 17 Ottobre 2019 - redazione attualità

Risultati immagini per grottaferrata mamilioGROTTAFERRATA – (attualità) – Dal PD al M5S, fino agli ex andreottiani e fuoriusciti da Città al Governo: nasce un nuova area di critica. Autonomo il centrodestra

ilmamilio.it

Il documento interno di maggioranza non smette di provocare tensioni e prese di posizione, sia in forma pubblica, come testimoniato dall’ampia cronaca politica dell’ultima settimana, che privata (perché c’è anche chi mugugna, ma ancora attende di fare i suoi passi…).

Mentre la Giunta diventa quasi tutta tecnica (l’unico politico e unico capo di ciò che rimane della vecchia coalizione è Luciano Vergati), si è costituito un fronte di opposizione, molto variegato, che va dal centrodestra (che però agisce fuori del consiglio comunale e in autonomia non avendo rappresentanti al suo interno), fino a quella che appare ormai come un’area politica di critica in costruzione che va dai ‘titubanti’ gruppi del PD locale e M5S fino alla neocostituita e più battagliera formazione #FareRete e i consiglieri comunali Garavini e Pavani.

Anche Luigi Spalletta, ex presidente del Consiglio comunale, un tempo sostenitore del progetto civico, ha criticato duramente l’attuale governo locale. Vanno considerati anche i contestatori di Prima Grottaferrata Bracci e Valeriani, ma anche coloro che sono usciti alcuni mesi fa da 'Città al Governo'. Infine l'Associazione Lengheru Neru, entrata spesso volte con note piuttosto critiche nei confronti delle scelte amministrative sui temi dell'urbanistica e la tutela del territorio.

Mauro Tomboletti, uno dei maggiori fautori del progetto civico del 2017, non ha mancato di muovere forti accuse e ha persino chiesto scusa pubblicamente, scrivendo una lettera aperta a Veronica Pavani, per aver fatto nascere questa amministrazione definita da lui stesso ‘fallimentare’. Dai corridoi del palazzo comunale, inoltre, continuano a filtrare voci secondo le quali potrebbe esserci un nuovo ‘addio’ nelle file andreottiane tra la fine del 2019 e l’inizio del 2020 (a quel punto per andare alle urne).

Non è escluso che tutto questo movimento di persone e di sigle alla fine sfoci in una sorta di coordinamento ‘interforze’.

Il documento della ‘mano libera’ ha creato dunque danni visibili, basti considerare anche la reazione avuta nelle ore seguenti dal Presidente del Consiglio Comunale Francesca Maria Passini che non ha gradito la pubblicazione di un atto considerato interno, chiedendo approfondimenti in merito. La stessa Passini ieri, con un commento social, ha espresso pubblicamente la sua solidarietà all’ex Assessore Francesca Rocci, autrice di un intervento di forte accusa nei confronti del sindaco Andreotti e dei suoi comportamenti.

Leggi: Grottaferrata, l'ex Assessore Rocci attacca Andreotti: "Le bugie hanno le gambe corte"

Facendo l’addizione di tutti questi fermenti si può notare come la zona del fronte antigovernativo si sia allargata in questi giorni sempre di più, fino ad inglobare anche le aree moderate. Sarà interessante vedere se la richiesta di consiglio comunale (fatta da due consiglieri di maggioranza e tre di minoranza) su questi temi e su altri sarà accettata a breve termine. A Grottaferrata, anche a causa dei noti problemi di tenuta interni, i consigli vengono indetti sostanzialmente ogni due o tre mesi nonostante gli innumerevoli problemi in città.

Nei prossimi giorni si attendono novità.

consorzio ro.ma

191015 sfaccendati

 

 

 

 


Commenti  

# chisiamonoi 2019-10-18 03:10
e chi sono loro, sarebbe giusto chiedersi!
Anche ilmamilio alimenta la sindrome bordeline dei politicanti di Grottaferrata
Questi considerano che tutto ruoti intorno a loro. E ilmamilio a loro serve.
C'è da chiedersi, questi, dopo tanti fallimenti perché lo fanno?
#senzapudore
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