"Tra i giochi politici di una maggioranza spaccata Monte Compatri è sul baratro"

Pubblicato: Martedì, 15 Ottobre 2019 - redazione politica

MONTE COMPATRI (politica) - Una nota del locale Pd. "Dimissioni per il sindaco D'Acuti"

ilmamilio.it - nota stampa

Dal Pd di Monte Compatri riceviamo e pubblichiamo.

COSA E’ ACCADUTO.

Nell’ultimo Consiglio comunale, mentre si discuteva la delibera relativa al trasporto pubblico locale (una delibera piena di imprecisioni ed inesattezze messe in evidenza dalla minoranza e rilevate anche da una parte della maggioranza), arriva la richiesta da parte del Sindaco di una sospensione dell’Assise per approfondire la delibera stessa, e non quella sulla pubblica utilità per il rifacimento del Serbatoio del Romito come qualcuno asserisce.

Il Presidente del Consiglio, accogliendo la richiesta del Sindaco, sospende l’assise per 10 minuti, allo scadere dei quali procede con l'appello.

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Alla chiamata, tuttavia, rispondono i pochi consiglieri presenti e, mancando il numero legale, il Consiglio Comunale viene chiuso.

Tutto viene rimandato, dunque. Compresa la variazione del piano di alienazione per l’immobile di Molara, “ex Laboratorio delle Funi”, tempo fa ceduto dal Demanio al Comune di Monte Compatri e propagandato nell'ultima campagna elettorale, dall'attuale Sindaco e dal rappresentante della frazione di Molara - ora Assessore al Patrimonio -,come fiore all’occhiello per la nascita di una scuola internazionale. Un sogno evidentemente durato poco, visto l’intento di vendita (del resto le casse comunali sono a zero).

UNA SERATA COMPLICATA

Il Sindaco, in una serata passata tra caffè (al vetro) e incontri al cardiopalma con la rimanente squadra, decide di rimuovere il Vicesindaco e le deleghe ai Lavori pubblici e alle Attività produttive e sport.

In quella stessa sera, il Sindaco scrive un post su Facebook su come i lavori pubblici siano fermi da tempo, elencando tutti i cantieri aperti (o ancora chiusi), ma ringraziando l’ex Assessore ai Lavori Pubblici (smentendo, di fatto, il suo post).

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UN PERENNE DISASTRO
Mentre il Sindaco e il Presidente del Consiglio si rimpallano veleni e accuse, Monte Compatri sta morendo.

MONTE COMPATRI È AL COLLASSO: Dal centro storico alle frazioni tutto è in stato di abbandono. Palazzo Altemps è stato sbloccato, ma i lavori ancora non partono e rischiamo di perdere 700.000 € di finanziamento regionale (la Regione Lazio, quella dei “compagnucci” citata dall’Assessore al Patrimonio). L’ascensore a servizio del centro storico è inutilizzabile da quasi un anno. Il rifacimento del muro di via Ciaffei e quello di via Rosmini non vedono luce. La ex casa cantoniera di Laghetto è lasciata al degrado, senza uno stralcio di progetto futuro.

MONTE COMPATRI È AL BUIO: da “Le Prata” al Borgo, di sera si cammina a tentoni con un’illuminazione fatiscente.

MONTE COMPATRI È AL VERDE: in attesa di nuovi video dell’Assessora, aspettiamo da dieci anni l’isola ecologica (anche qui c’è un finanziamento regionale “dei compagnucci” non ancora sfruttato) e, intanto, affiorano in ogni angolo discariche a cielo aperto.

MONTE COMPATRI È SENZA CULTURA: senza una pro loco, senza un Comitato dei Borghi, con un Centro di Filosofia dimenticato, con “eventi” organizzati in maniera grossolana e frettolosa, il nostro paese è diventato la culla del niente.

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MONTE COMPATRI È SENZA COMMERCIO: non intercettando il bando regionale da 100.000 € per promuovere e realizzare una rete di imprese, chiudendo tra quattro mura le ambizioni di commercianti e industrie, Monte Compatri vive di luce riflessa, quella dei comuni limitrofi che tanto sono cresciuti negli ultimi dieci anni.

MONTE COMPATRI È SENZA INCLUSIONE: senza asili nido comunali (ma con un immobile inutilizzato per l’Urp in più), senza nessun tipo di iniziativa o di idea verso le Politiche sociali, il nostro paese si dimostra come quello meno attento all’inclusione.

COSA CHIEDIAMO

Dimissioni immediate per manifesta incapacità nel gestire la cosa pubblica.

Dimissioni immediate perché Monte Compatri non può permettersi questa amministrazione, la peggiore degli ultimi 30 anni.

Il Partito Democratico è pronto ad avviare e sostenere tutte le iniziative necessarie e non più rinviabili per concretizzare questo fine. E per questo invita tutte le forze politiche locali, consapevoli dei danni causati dall’Amministrazione D’Acuti, a trovare insieme la voglia e il coraggio di giungere allo scioglimento del consiglio comunale per ridare la parola ai cittadini e restituire a Monte Compatri un futuro completamente diverso da questo orribile e immeritato presente.

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