Asili nido Frascati, Sbardella e Tomei: "Oltre al danno anche la beffa". Situazione grave

Pubblicato: Lunedì, 14 Ottobre 2019 - redazione politica

FRASCATI (politica) - I due esponenti Pd tornano sulla questione

ilmamilio.it - nota stampa

Dal segretario del Pd di Frascati, Riccardo Tomei e dalla consigliera Francesca Sbardella riceviamo e pubblichiamo.

"Tre educatrici hanno visto il loro tempo indeterminato passare a tempo determinato per soli 6 mesi. Altre tre hanno rinunciato a firmare un contratto che prevedeva davvero poche ore, togliendo dignità a un lavoro importante come quello di educatrice.

Per tutte le altre è previsto un orario di lavoro ridotto, con conseguente diminuzione dello stipendio rispetto a prima. Questo è il risultato del taglio operato dall'amministrazione Mastrosanti: si risparmia, come diciamo da tempo, a scapito di lavoratori e famiglie! 

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A questo "danno", si aggiunge anche la beffa di essere stati presi in giro! Dove sono ora quegli amministratori che dicevano che non sarebbe cambiato nulla? Che si lanciavano in assurde affermazioni tipo "lavorerete di meno e sarete pagate di più"? Che rassicuravano le lavoratrici, giustamente preoccupate, dicendo che la colpa è del Pd che aveva abolito l'art.18?
Dove sono? Speriamo siano in qualche angoletto a vergognarsi per le bugie che hanno raccontato a un'intera città! Perché, oltre il fatto di aver voluto risparmiare su un servizio pedagogico - che per noi è già difficile da accettare - la cosa più grave è che hanno mentito alle operatrici del nido. Non hanno avuto il coraggio di dire loro quello che anche un bambino delle elementari che sa far di conto capisce: tagliamo il servizio ovvero riduciamo le vostre ore di lavoro.
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Questo nuovo servizio, che già inizia in ritardo rispetto all'anno scolastico - non certo per responsabilità di chi ha vinto il bando ma per la conclamata approssimazione di questa amministrazione - porta con sé numerosi problemi per le educatrici: oltre la riduzione generale di orario e di stipendio, 6 di loro, chi per scelta chi per imposizione, non hanno più il contratto a tempo indeterminato.
Adesso aspettiamo di capire le conseguenze sul servizio educativo alle famiglie: un primo dato già lo abbiamo, ovvero che dopo un mese e mezzo dall'inizio dell'anno i bambini che hanno iniziato un percorso pedagogico con un'operatrice dovranno ora ripartire da zero. 
Continuiamo a sperare in un serio cambio di passo e che si trovino soluzioni che garantiscano da una parte la dignità del lavoro e dall'altra l'efficacia di un servizio realmente pedagogico".