Asili nido Frascati, Sbardella e Tomei: "Avevamo ragione, servizio tagliato"

Pubblicato: Martedì, 08 Ottobre 2019 - redazione politica

FRASCATI (politica) - Parlano la consigliera comunale e il neo segretario cittadino

ilmamilio.it - nota stampa

Da Francesca Sbardella e Riccardo Tomei (Pd) riceviamo e pubblichiamo.

"Potremmo dire di essere stati facili profeti quando sostenevamo che il taglio del servizio degli asili nido sarebbe stato pagato da famiglie e lavoratori, ma non ci interessa che i fatti ci abbiano dato ragione. Anzi, siamo piuttosto preoccupati per un servizio che è sempre stato all’avanguardia, un fiore all’occhiello di Frascati.

Giovedì è stata pubblicata all’albo pretorio la determina di concessione della gestione del Servizio dei due asili nido comunali, affidata alla Ditta Baby&Job Srl di Roma, a cui vanno i nostri migliori auguri di buon lavoro, con l’auspicio, sicuramente non smentito, che il livello educativo e pedagogico si mantenga ai livelli che, negli anni, abbiamo conosciuto e apprezzato.

Non possiamo però non sottolineare la preoccupazione per due aspetti – uno che riguarda le famiglie e uno che riguarda i lavoratori –  conseguenza delle decisioni politiche dell’Amministrazione Mastrosanti.

Tra gli allegati alla determina pubblicata all’Albo pretorio è presente il progetto di assorbimento del personale dei due nidi: da 44 operatori attuali si passa a 39 e in molti casi il monte ore settimanale è ridotto rispetto al precedente. È tutto abbastanza ovvio, dal momento che si è ridotto l’orario di apertura dei nidi, ma è vergognoso che quando denunciavamo che questo taglio sarebbe stato pagato in primis dai lavoratori siamo stati tacciati di demagogia o di allarmismo. Ed eccoci qui, ora i nodi vengono al pettine.

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Inoltre in una lettera – pubblicata sull’home page del Comune – in merito all’affidamento del nuovo servizio, apprendiamo, tra le varie informazioni, che il nuovo gestore si è reso disponibile ad attivare il servizio supplementare qualora ne facessero richiesta più di 10 famiglie. Ovviamente – e anche qui nulla di nuovo – il servizio ha un suo costo: 50 euro in più al mese fino alle 17:30 e 75 euro al mese fino alle 19:00. Dunque, per avere lo stesso servizio che si aveva prima della riduzione dell’orario voluta da questa amministrazione, si dovranno aggiungere 50 euro alle rette attuali. Il tanto decantato taglio delle tariffe – che poi una volta che tagli l’orario sarebbe pure ovvio che tagli anche le rette – viene vanificato dal costo del servizio supplementare. Per fare un esempio: una famiglia di I fascia, con ISEE inferiore a 20mila euro, quando c’era il servizio fino alle 17:30 pagava 300 euro, adesso con il servizio fino alle 16 paga 270 euro, ma per tenere il bambino fino alle 17:30 ora ne paga 320. Idem per le famiglie di II fascia, con ISEE tra i 20 e i 40mila euro, che prima con orario fino alle 17:30 pagavano 339 euro, ora per avere lo stesso servizio ne pagheranno 355 euro. Le altre tre fasce non hanno subito diminuzioni di tariffa, anzi in due casi è anche aumentata nonostante il taglio del servizio: per loro il servizio supplementare aumenta di molto la retta rispetto al precedente.

consorzio ro.ma

Avevamo detto che questo taglio voluto dall’Amministrazione Mastrosanti sarebbe stato pagato tutto dalle famiglie e dai lavoratori ed ecco la conferma. Ora auspichiamo che si trovino quanto prima delle soluzioni che possano garantire il livello occupazionale e che le famiglie non debbano affrontare costi troppo alti per avere un servizio analogo al precedente. Restiamo convinti dell’idea che i risparmi possano e debbano essere realizzati su altri aspetti, non sul futuro delle nuove generazioni!".