"Il Pd di Grottaferrata non abbocca alla pesca di consensi del sindaco"
Pubblicato: Sabato, 05 Ottobre 2019 - redazione politicaGROTTAFERRATA (politica) - Una nota del locale circolo dem
ilmamilio.it
Dal Pd di Grottaferrata riceviamo e pubblichiamo.
"Non ci è dato sapere chi abbia fornito ai 5 stelle di Frascati la notizia di "abbracci" tra il Sindaco di Grottaferrata e il Partito Democratico, (LEGGI I 5 stelle: "Frascati e Grottaferrata, smascherato il finto civismo di Mastrosanti e Andreotti") o perchè su questo stesso giornale la collocazione del sindaco Andreotti venga definita “notoriamete vicina all'area Dem".
Che Luciano Andreotti sia stato iscritto al Pd è cosa nota e certa, che alle ultime elezioni comunali si sia presentato alla guida di una coalizione civica allargata "da destra e sinistra" e sia poi andato al ballottaggio in competizione col candidato del PD è cosa ancor più nota e certa.
Ne deriva che il Partito Democratico a Grottaferrata è stato ed è all'opposizione in questa Amministrazione comunale. Un'opposizione non pregiudiziale e non strillata (non sarebbe nelle nostre corde) che non si sottrae al dialogo, soprattutto sulle questioni che ci stanno più a cuore (tutela degli ultimi, tutela dell'ambiente, cultura, politiche giovanili, politiche dell'accoglienza, ecc.) e per noi più identitarie.
Ma non si può invocare il dialogo con le minoranze solo perchè si sta affrontando un momento di reale difficoltà con la propria maggioranza. E che sia un momento di particolare debolezza, lo dimostra il documento proposto alla firma dei consiglieri di maggioranza che può risultare o pleonastico (la maggioranza sostiene la maggioranza) o pericoloso perchè limita la libertà di espressione dei consiglieri eletti. In ogni caso un documento inopportuno e non si capisce come coloro che lo hanno sottoscritto abbiano potuto accettare un simile atto di prepotenza e di imperio.
Quanto al confronto con le minoranze, il sindaco sa bene che, come è sempre stato, interlocutori per il Partito Democratico a Grottaferrata sono il Gruppo consiliare, la Segreteria del Circolo e il Direttivo locale, democraticamente eletti secondo le regole del nostro Partito e, secondo le stesse regole, in rapporto corretto e trasparente con le strutture sovraordinate (Provinciali, Regionali e Nazionali).
Altre interlocuzionii, se da personali hanno la pretesa di diventare politiche, creano solo confusione e intoppi e si collocano al di fuori delle regole democratiche del nostro partito. Se poi danno adito a qualcuno di definirle “carte da giocare anche nel caso i democratici locali dovessero iniziare una ferma critrica a tutto campo nei confronti della Giunta”, troveranno il Circolo locale pronto a reagire per difendere il proprio ruolo e la propria dignità.
Se invece la dichiarata apertura alle minoranze è solo uno modo per pescare consensi tra le opposizioni, qualcun altro ha già abboccato, ma non è il PD!".