Mentre Mastrosanti "gioca" alla politica, si smonta la Sts e Frascati non ha più un euro in cassa. Manco per fare i dossi
Pubblicato: Sabato, 05 Ottobre 2019 - Marco CaroniFRASCATI (politica) - Un momento delicatissimo per una città alla quale era stato promesso di volare alto
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Mastrosanti sta facendo il suo ultimo gioco. Finito questo, sempre che i due che oggi lo tengono sotto scacco politico non si stanchino prima, tutti a casa.
Mastrosanti, e lo abbiamo scritto nei giorni scorsi, medita il rimpastino per fare spazio eventualmente a chi sostiene la sua impalpabile maggioranza. La maggioranza di una Amministrazione che sta andando a picco, che ha completato la distruzione dei conti comunali (quando solo pochi anni fa un commissario prefettizio non ritenne ci fossero gli estremi per il pre-dissesto), che sta facendo marcire la Azienda speciale Sts. Un'Amministrazione che non ha più un soldo in cassa.
Già, quella Sts di cui pochi giorni fa si è dimesso il presidente Valerio Del Vescovo e per la quale proprio ieri, 4 ottobre, si è insediato il nuovo Cda presieduto dalla neo presidente Francesca Romana Tomaselli affiancata dal confermato Fabio Scognamiglio e dalla neo consigliera Chiara D'Orazio. D'Orazio, esponente di "Porte Aperte Frascati", forza politica ex costola del Pd che dunque sembra entrare formalmente in maggioranza e rappresentare il primo (e ultimo?) rinforzo extraconsiliare di Mastrosanti. Chiara D'Orazio, figlia di quel Sandro D'Orazio già passato con Mastrosanti insieme al consigliere Privitera, nel 2017 sostenne la candidatura a sindaco di Pagnozzi, venendo anche informalmente inserita nella possibile Giunta addirittura come vicesindaco.
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Una Amministrazione frascatana, insomma, che, mediocre anche sul piano della comunicazione istituzionale (parate, passerelle e mangiate a parte), omette ad esempio di ricordare che i lavori di rifacimento delle tre strade del centro siano stati pagati da altri. Da Astral, nello specifico (LEGGI Frascati centro, da lunedì lavori su via Etiopia: poi tocca a via Pantaleoni e via Bonaparte. Paga Astral).
Insomma, facciamo il punto: Mastrosanti sta cercando sponda in minoranza, prepara il rimpasto, sta mandando a morire le farmacie comunali e la Sts (l'obiettivo più o meno dichiarato è quello di esternalizzare il tutto, con grande incertezza per i lavoratori giustamente preoccupati) senza spiegare alla città cosa sta facendo ma, soprattutto, ha completato il prosciugamento delle casse comunali.
A dirlo, col candore e la stizza di un commento Facebook (gelosamente serbato nel nostro archivio) è l'attivissimo assessore ai Lavori pubblici Gelindo Forlini il quale, intervenendo in una delle tante discussioni social, fa sapere - appunto con stizza - che non ci sono più soldi in cassa, neanche per rifare gli attraversamenti pedonali rialzati di via Vittorio Veneto, i dossi insomma. Dossi che lui stesso aveva promesso.
Dossi che, tra l'altro, furono rimossi per far transitare il Giro d'Italia. Ma non dovrebbero rientrare nei fondi a disposizione per quell'evento?
A Frascati si gioca alla politica ma non c'è più un euro per amministrare. Non c'è più un euro per cattiva amministrazione. Con o senza stizza, con o senza arroganza, conta davvero poco.