Ambiente, approvata la delibera per la conservazione del Lupo nel Lazio
Pubblicato: Venerdì, 04 Ottobre 2019 - redazione attualitàilmamilio.it
Approvata oggi nel corso della Giunta regionale del Lazio la delibera per la conservazione del lupo. Per la prima volta questo tema viene affrontato in modo complessivo e organico cercando di rispondere, con soluzioni integrate: dalla conservazione della specie alla convivenza con il settore zootecnico, dalle problematiche sociosanitarie alla corretta informazione.
Nello specifico, per le aziende di allevamento, è previsto un elenco di misure da attuare nelle annualità 2019-2021 quali: la fornitura di cani da guardiania, lo stanziamento di contributi per stipula di polizze assicurative volte alla sostituzione dei capi uccisi dal lupo e per oneri derivanti dallo smaltimento di carcasse. Sono inoltre programmate attività di formazione e aggiornamento dei veterinari delle ASL, campagna di marcatura gratuita mediante microchip dei cani da lavoro, cattura cani vaganti e randagi in aree rurali, tariffe calmierate con ambulatori veterinari di liberi professionisti. Queste attività sociosanitarie verranno svolte in collaborazione con l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Lazio e Toscana e con l’affiancamento di tirocinanti e neo-laureati.
“Per far ciò abbiamo avviato un percorso di condivisione e coinvolgimento che comprende e impegna alla collaborazione la Regione, il nostro sistema dei Parchi e delle aree protette, le Direzioni competenti, l’intero comparto allevatoriale - parole di Enrica Onorati, assessore Agricoltura, Promozione della Filiera e della Cultura del Cibo, Ambiente e Risorse Naturali, che ha aggiunto: l’obiettivo è arrivare ad un’unica visione omogenea connessa a interventi plurimi, coordinati e puntuali. Questo è il contributo che con la Regione Lazio abbiamo voluto offrire come gestione e governo della presenza del lupo sul territorio laziale al fine di tenere insieme con il duplice scopo di tutelare il lupo all’interno dell’ecosistema e gli interessi legittimi dei nostri allevatori”.