Lunghe ore d'attesa e qualche disagio pur di vedere Papa Francesco

Pubblicato: Domenica, 22 Settembre 2019 - Marzia Mancini

papa frascesco45 ilmamilioALBANO LAZIALE (attualità) - L'emozione di una giornata speciale

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Sabato pomeriggio alle ore 17.15 dopo tanta attesa e migliaia di fedeli ad attenderlo, finalmente l’arrivo di Papa Francesco a bordo di un'auto color blu, dal finestrino aperto sporge leggermente il suo volto e con un gran sorriso saluta la folla con la mano.

Qualche metro dopo, di fronte alla Cattedrale di San Pancrazio di Albano, il Santo Padre scende dall’auto e viene subito accolto dal sindaco della cittadina Nicola Marini, dal vescovo di Albano Monsignor Marcello Semeraro e dal parroco Adriano Gibellini.

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Le campane suonano a festa, nell’aria si sente gridare a gran voce il nome “Francescoooo!”, i più piccoli e non solo sventolano le bandierine con il volto di Bergoglio ed il loro disegni, le “Suore Pastorelle” gli dedicano uno striscione in cui lo salutano, molte persone hanno fatto centinaia di chilometri con la speranza di vederlo, un vecchietto di 86 anni ci dice che è venuto fin dalla Calabria per il suo Papa, tanti bambini a cavalcioni sulle spalle dei loro genitori e tanti gli ammalati, anche in sedia a rotelle, che cercano consolazione, un’atmosfera carica di emozione, di gioia ma soprattutto di speranza.

Una speranza che si legge negli occhi di tutti, un motore potentissimo che è capace di farci aspettare per ore sotto il sole tra la calca, tra uno spintone e l’altro, quasi senza aria per respirare, qualcuno si sente persino male e tutto questo solo per essere notati tra tanti dal vicario di Cristo, in cerca di quella carezza spirituale, di quel riconoscimento di cui sentiamo tanto il bisogno e che ci fa sentire unici colmando i nostri vuoti. Non tutti purtroppo hanno avuto questo onore, anzi la maggior parte lo ha solo visto di sfuggita eppure possono dire di esserci stati e di aver sentito la presenza del loro Papa.

Con questo forte senso collettivo di partecipazione e fratellanza, Papa Francesco viene accompagnato ad ammirare il murale dell’artista di strada Mauro Pallotta, in arte MauPal, un’opera-omaggio intitolata “Exemplum Omnibus” che ritrae Bergoglio mentre pulisce il cielo ed il mondo dall’inquinamento e chissà forse anche dalle nostre anime…

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A garantire la massima sicurezza per tutti, i poliziotti che con determinazione e gentilezza hanno svolto un egregio lavoro.

A seguire, per il Santo Padre è arrivato il momento di entrare nella cattedrale per il momento della preghiera assieme agli altri sacerdoti e dopo circa mezz’ora si reca sull’altare allestito appositamente per l’occasione in Piazza Pia per celebrare la messa eucaristica.

Anche qui i fedeli lo accolgono con un fragoroso boato di esultanze e applausi, ora il papa sembra molto serio e si concentra in preghiera.

Per chi lo avesse dimenticato oggi è stato San Matteo e secondo quanto scritto nel Vangelo (Mt, 9,9) Gesù gli rivolge una sola parola concisa ma molto significativa: “Seguimi. Ed egli si alzo e lo segui”.

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Una parola che esorta ad esserci, a smuoverci dal torpore della paura e dell’indifferenza, che ci spinge ad andare contro tutti e tutto e a perdere una velenosa comodità.

Un incitamento che ci fa pensare a tutti quei fedeli che oggi erano riuniti ad Albano per vedere anche solo da lontano il loro Francesco, per dirgli metaforicamente io ci sono, nonostante le mie difficoltà, i miei limiti fisici e mentali io ti seguo e voglio farti sentire tutto il mio amore, dunque oggi ci siamo tutti sentiti un po’ “Matteo” che segue Gesù in un gesto di totale fiducia ed un cuore traboccante di speranza.