Oliva (Confesercenti): “Giusto incentivare moneta elettronica ma senza penalizzare prelievi e depositi di contanti"

Pubblicato: Giovedì, 19 Settembre 2019 - Redazione 1

Risultati immagini per tassare contanti"Bisogna risolvere il problema delle commissioni bancarie per gli esercenti. Se la commissione è 0,50 ad operazione, pagare un caffè col bancomat significa per l’esercente non guadagnare nulla. Vanno azzerate le commissioni per i piccoli pagamenti"

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Antonello Oliva, responsabile dell’Ufficio studi di Confesercenti, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta”, condotta dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano.

Riguardo l’uso del contante. “Noi siamo d’accordo ad incentivare la moneta elettronica in tutte le sue forme. Poniamo però un problema generale che è il livello delle commissioni bancarie per chi ha il pos. Se non si affronta questo problema ovviamente la diffusione di questa forma di pagamento troverà delle resistenze. Si possono pensare a forme di incentivi positivi per i consumatori, non saremmo d’accordo a penalizzare il prelievo e il deposito dei contanti. La situazione italiana ci vede arretrati rispetto all’uso della moneta elettronica, però non è una situazione così tragica. Circa il 30% dei pagamenti sono fatti in maniera elettronica, negli ultimi 6 anni il numero dei pos è aumentato del 112%. Chiaramente questa cosa dovrebbe estendersi a tutte le categorie, anche ai professionisti, gli studi medici, ecc… Per quanto riguarda le commissioni, è vero che ci sono dei costi fissi che valgono anche per le piccole transazioni. Se la commissione è 0,50 ad operazione, pagare un caffè col bancomat significa per l’esercente non guadagnare nulla. Quindi c’è il problema di azzerare le commissioni per i piccoli pagamenti”.

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