Matteo Renzi lascia il PD: “Manca una visione”. Si porta via una trentina di parlamentari

Pubblicato: Martedì, 17 Settembre 2019 - redazione politica

Risultati immagini per matteo renziZingaretti: “Dispiace, per me un errore”. Nei Castelli Romani curiosità per capire chi lo seguirà tra sindaci e consiglieri comunali

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“Lasciare il Pd sarà un bene per tutti, anche per Conte, il partito è diventato un insieme di correnti, manca una visione sul futuro”. Intervistato da Repubblica, Matteo Renzi ha ufficalizzato la sua decisione di lasciare i dem. Con lui una trentina di parlamentari e i gruppi autonomi nasceranno questa settimana. Alla prossima Leopolda sarà presentato il simbolo. Amaro il commento del segretario Dem Nicola Zingaretti: 'Ci dispiace, è un errore'. Ma ora pensiamo al futuro degli italiani, lavoro, ambiente, imprese, scuola, investimenti. Una nuova agenda e il bisogno di ricostruire una speranza con il buon governo e un nuovo PD”.

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“Ho deciso di lasciare il Pd e di costruire insieme ad altri una Casa nuova – scrive Renzi - per fare politica in modo diverso. Dopo sette anni di fuoco amico penso si debba prendere atto che i nostri valori, le nostre idee, i nostri sogni non possono essere tutti i giorni oggetto di litigi interni. La vittoria che abbiamo ottenuto in Parlamento contro il populismo e Salvini è stata importante per salvare l’Italia, ma non basta. Adesso si tratta di costruire una Casa giovane, innovativa, femminista, dove si lancino idee e proposte per l’Italia e per la nostra Europa. C’è uno spazio enorme per una politica diversa. Per una politica viva, fatta di passioni e di partecipazione. Questo spazio attende solo il nostro impegno”.

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“Lascio le polemiche e le dietrologie – continua - a chi sta nei palazzi. Io sorrido a tutti e auguro buon ritorno a chi adesso rientrerà nel Pd. E in bocca al lupo a chi vi resterà. Per me c’è una strada nuova da percorrere. Lo faremo zaino in spalla, passo dopo passo. La politica richiede proposte e coraggio, non solo giochi di corrente. Noi ci siamo. Offriamo il nostro entusiasmo a chi ci darà una mano. Offriamo il nostro rispetto a chi ci criticherà. Ma offriremo soprattutto idee e sogni per l’Italia di domani. Ci vediamo alla Leopolda”.

La mossa ha ovviamente creato malumori nel suo ex partito. Sarà interessante vedere, ora, a quali conseguenze porterà questa mossa anche in chiave locale e come si sistemeranno i vari sindaci e consiglieri comunali del territorio dei Castelli Romani. 

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