Grottaferrata, il sindaco Andreotti balla. I numeri non sono poi così certi

Pubblicato: Sabato, 14 Settembre 2019 - Marco Caroni

andreotti girato grottaferrata ilmamilioGROTTAFERRATA (politica) - FareRete mette pressione ma i problemi sono anche altri. Stai a vedere che i duri e puri di Città al Governo...

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Ci sono foto e video che immortalano il sindaco Luciano Andreotti impegnato a ballare, letteralmente, sulle note musicali di una delle iniziative in programma in questi giorni nella "sua" Grottaferrata.

La verità è che però il Andreotti balla molto più in Aula consiliare che in piazza.

Lo dicono i numeri perché la formazione del nuovo soggetto politico FareRete sta facendo il rumore che deve e la formalizzazione di un "germe critico" proprio in seno alla maggioranza continua a rappresentare un bel problema per il sindaco.

 

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Massimo Garavini e Veronica Pavani (ma mettiamoci per forza di cose, fuori dal Consiglio, anche l'assessore defenestrato Mirko Di Bernardo, da poco rimpiazzato con lo sconosciuto, a Grottaferrata, Gianluca Santilli) non sono però l'unico problema del sindaco. Anzi.

Perché se fossero solo loro due, il problema sarebbe ben circoscritto. Il punto è che non solo Andreotti in Aula non può contare sul sistematico appoggio della quasi sempre assente Ines Scacchi, impegnata lavorativamente fuori Italia, ma - soprattutto - i conti che il sindaco si era fatto su un eventuale sostegno della minoranza potrebbero non tornare.

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Prendiamo per esempio lo Gianluca Paolucci: silente al massimo, l'ex vicesindaco in quest'ultimo periodo sembra sempre più organico ad un progetto di centrodestra cittadino che appare oggi per forza di cose (e per forza del Pd al qual Andreotti è sempre sensibilissimo) molto distante dal sindaco "civico".

Civico un corno, verrebbe da dire. Ma ne riparleremo.

Fatte insomma salve le non chiare disponibilità degli altri consiglieri di minoranza di sostenere il sindaco in caso di necessità (e per esempio il Pd Fabrizio Mari è tra coloro che probabilmente non risponderebbero ad una chiamata d'aiuto in tal senso), stai a vedere che alla prova dei conti a tenere virtualmente in piedi Luciano Andreotti siano proprio gli ex duri e puri di Città al Governo. Quelli che, per quanto ne sappiamo, dopo aver perso un paio di pezzi da nova (anzi, proprio da cento) del movimento di Rita Consoli, (strano non ci abbia più chiamato per confronti de visu in questi mesi) stanno ancora discutendo al proprio interno.

Sul come e dove sostenere Luciano Andreotti, per l'Urbanistica (leggasi Piano regolatore) chiaramente parlando.

Andreotti, insomma, che pensava di avere tutto sotto controllo - gemellaggi con Betlemme e Assisi e fughe bulgare comprese - rischia sempre più di aver coltivato la "serpe" in seno.

E balla, non solo in piazza.

 

 

 


Commenti  

# specchiospecchio 2019-09-16 06:54
delle mie brame, chi è il più....di Grottaferrata?
Da quando il cinico17 ha normalizzato le minoranze, balla solo con i "pupi" della maggioranza S-composta da:
saggisti della politica di lungo corso
da stagisti e tirocinanti alle prime esperienze, ma già cinici a sufficienza
Anche il direttore continua a sostenere l'idea "bizzarra e stravagante" del prg a fine legislatura
La regione lz continua a legiferare per consumare più suolo e più acqua : piano rigenerazione per le periferie e piano paesistico
Due scellerate decisioni prese di concerto con le destre perché lo Sgovernatore lz non ha una sua maggioranza
Due decisioni scellerate che concedono bonus cubatura (20-30%) e che scardinano i prg comunali rendendoli inutili
Venuta a cadere ogni ragione per fare un prg inutile e inefficace, restano uniti solo per il 15% di cubatura per completare il vecchissimo prg = 35.000 residenti
Oggi a Gtf sono poco più di 20.000
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