Grottaferrata, la lapide storica che ricorda le vittime dei bombardamenti resta ‘invisibile’ e dimenticata

Pubblicato: Lunedì, 09 Settembre 2019 - redazione attualità

GROTTAFERRATA (attualità) – I nomi dei caduti dei bombardamenti dell’8 settembre 1943 e del 17 febbraio 1944 ormai invisibili. Ieri inaugurata una nuova targa al Comune, ma questa ha bisogno di essere recuperata

ilmamilio.it

L'8 Settembre del 1943 le fortezze volanti americane sorvolarono Monte Cavo e giunsero sopra il rione di Valle Violata, a Grottaferrata. Le bombe caddero ovunque, mietendo 37 morti.

Un ordigno distrusse una vecchia grotta per conservare il vino, trasformata in un rifugio all'interno del cortiletto retrostante il negozio di alimentari di proprietà di Sante e Francesco De Santis, all’inizio di Via delle Sorgenti. Altre vittime furono rinvenute a causa delle conseguenze della deflagrazione di una bomba di fronte un rifugio a Via Isonzo. Solo nel tardo pomeriggio passarono i tedeschi con le maschere antigas ed estrassero i corpi di 16 cittadini. La diciassettesima fu trovata dopo nove giorni.

E’ stato grazie agli appunti di un giovane monaco, Padre Giannini, archimandrita dell’Abbazia di San Nilo tra il 1976 ed il 1994, se è possibile una ricostruzione di quei drammatici eventi.

In seguito venne eretto un monumento a ricordo di quei momenti angoscianti. A Squarciarelli, sotto il grande crocefisso visibile a tutti, nascosta dalle transenne per le pubblicità (anche qui si potrebbe intervenire per rendere visibile dalla strada il manufatto), c’è la lapide di marmo che ricorda chi rimase ucciso dalle incursioni angloamericane della seconda guerra mondiale. Riporta una frase: “Il popolo di Poggio Tulliano nel rimettere con vera pietà cristiana al suo posto questo venerato crocifisso, profanato da mani empie e sacrileghe, colloca accanto al martire del Golgota i nomi di coloro che rimasero vittime dei bombardamenti aerei dell’8 settembre 1943, del 17 febbraio 1944 e a causa di altri incidenti bellici”.

Nel corso del tempo, a causa del passare inevitabile del tempo, si è mano mano scolorita fino a rendersi illeggibile. E’ normale che accada. Meno normale, invece, che lo stato di degrado prosegua nel corso dei mesi e nonostante una prima segnalazione del novembre scorso.

Leggi; Grottaferrata, la lapide di Squarciarelli che ricorda le vittime dei bombardamenti è diventata illeggibile

La memoria è un valore importante, necessario e da curare. Anche con i piccoli gesti di continuità ideale. Recuperare i nomi di una lapide, con una spesa sicuramente non invalicabile, rientra in queste buone azioni.

Le vittime ricordate con una cerimonia nel pomeriggio di ieri e una nuova targa sulla facciata del Comune sono un fatto positivo. Una cosa, però, non esclude l’altra. Cosa fare dunque ora del monumento storico e originale voluto dai grottaferratesi  e dedicato ai caduti delle incursioni aeree?

Partecipare ai cortei e alle commemorazioni istituzionali è giusto e doveroso. Ma lo è anche prendersi cura delle testimonianze del territorio (tutte) in modo costante.

 
consorzio ro.ma
  •