Frascati, presentazione di “La Rufinella , una zattera di salvataggio” di Cesare Befera

Pubblicato: Giovedì, 29 Agosto 2019 - Redazione eventi

FRASCATI (eventi) - Dopo molti anni di abbandono, oggi i nomi dei morti sepolti nel Monumento Ossario del Cimitero di Frascati, dopo il bombardamento dell’8 settembre 1943, sono di nuovo perfettamente leggibili

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Dopo “Sfollati” l’Associazione Tuscolana Amici di Frascati è lieta di presentare il nuovo lavoro del prof. Cesare Befera: “La Rufinella, una zattera di salvataggio”. La pubblicazione è la diretta testimonianza di chi, dopo il bombardamento dell’8 settembre del 1943, si è trovato a dover ricominciare da zero la propria vita, senza casa e duramente colpito negli affetti. Personaggi, spaccati di vita nel lungo esilio che i tanti sfollati frascatani hanno vissuto nella Villa Rufinella, messa a disposizione con grande generosità da Don Lauro Lancellotti. “Questo testo e le storie raccontate – dice l’Avv. Claudio Boazzelli, presidente dell’Associazione -  confermano ancora la forza e la validità della richiesta di veder riconosciuta anche alla città di Frascati la Medaglia d’oro al valore, perché tante sofferenze e tanti gesti di altruismo siano ricordati, premiati e portati ad esempio alle future generazioni. Colgo l’occasione per ringraziare, in nome di tutta l’Associazione, l’amico Cesare per questo nuovo lavoro, sottoscrivendo la sua volontà e di tante altre persone che come lui hanno avuto modo di ricominciare dall’ospitalità offerta loro a Villa Rufinella, di richiedere al Sindaco di Frascati l’intitolazione di una nuova strada, piazza o altro luogo pubblico a Don Lauro Lancellotti”. La presentazione del libro, inserita nell’ambito delle iniziative promosse dal Comune di Frascati nella ricorrenza dell’8 settembre 1943, si terrà Sabato 7 settembre alle ore 17,00 presso la Sala degli Specchi del Comune di Frascati.

Dopo molti anni di abbandono, oggi i nomi dei morti sepolti nel Monumento Ossario del Cimitero di Frascati, dopo il bombardamento dell’8 settembre 1943, sono di nuovo perfettamente leggibili.  Questo grazie all’Associazione Tuscolana Amici di Frascati che si è assunta l’onere per il restauro delle lapidi, ricollocando le tante lettere mancanti, più di duecento. Un segno tangibile per ricordare e non dimenticare, a settantaseianni di distanza dai fatti, ciò che accadde l’8 settembre 1943.

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