Incendio Tuscolo, il dottore forestale Cantiani: "Danni non gravi all'ecosistema. Ma serve vigilanza"

Pubblicato: Sabato, 24 Agosto 2019 - redazione attualità

incendio tuscolo4 ilmamilioFRASCATI (attualità) - Il tecnico frascatano sul luogo del rogo: conseguenze meno allarmanti di quanto si temesse

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Con un lungo commento postato questa mattina su Facebook, Gian Pietro Cantiani, dottore forestale di Frascati, ha riferito in merito ai danni provocati dall'incendio che ha interessato il Tuscolo.

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"Fortunatamente - scrive Cantiani - l'incendio del Monte Tuscolo non ha provocato gravi danni all'ecosistema. Pur essendo stato un evento che ha interessato molti ettari di superficie, il passaggio del fuoco ha provocato la combustione quasi esclusivamente di superficie erbacee a pascolo e in minima parte di arbustivi per lo più rovi e gruppi di ginestre". Notizie, insomma, rassicuranti almeno sull'impatto del vasto incendio.

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"I rovi e le ginestre recupereranno in fretta e tramite la loro elevata capacità pollonifera di rigenerazione vegetativa già in un anno avranno nuovamente colonizzato le aree dove sono radicati. Il bosco costituito da pinete di pino domestico e da popolamenti di querce anche miste ad altre latifoglie non hanno subito danni, solo qualche pianta di margine nella parte inferiore della chioma presenta le foglie imbrunite (abbronzate) per il calore. Il fatto che gran parte delle superfici presentassero una vegetazione erbacea praticamente secca ha fatto si che il fuoco è passato molto velocemente e altrettanto velocemente si è ridotto di intensità".

banner canarini 190824"Facendo specifici sopralluoghi noi Dottori Forestali abbiamo appurato anche che in molte aree incenerite il fuoco non ha causato danni al suolo, così da non aver provocato danni alla componente microbiologica vivente del terreno: ciò nonostante un danno c'è comunque stato e visto che tutti gli anni assistiamo a questo è auspicabile che nell'immediato futuro, già a partire dalla prossima estate, possano essere attuate azioni preventive nei confronti di questo grave e dannoso fenomeno", prosegue Cantiani.

"Alcuni anni fa con grande successo fu messo in essere un piano estivo antincendio con postazioni fisse presidiate h 24, da operatori opportunamente addestrati. Questa operazione funzionò così bene che non si ebbe mai alcun incendio ovvero ogni evento fu stroncato sul nascere per l'immediato avvistamento degli inneschi e per l'altrettanto rapido intervento degli addetti allo spegnimento. Oltre a questo si potrebbero mettere in atto altri interventi preventivi molto efficaci come la formazione di fasce tagliafuoco nelle aree perimetrali dei pascoli ed incolti a prevalente composizione erbacea e d infine il fuoco prescritto a margine dei boschi. In questi giorni dopo gli eventi ne abbiamo lette e sentite tante".

"Il consiglio è quello di procedere con azioni tecniche precise e di facile attuazione avvalendosi di personale opportunamente formato e addestrato (protezione civile, volontari) che mirino a prevenire e successivamente intervenendo attraverso opere di rimboschimento del territorio ove possibile. In poche parole, meno lamentele e meno chiacchiere e più Selvicoltura!", conclude il dottore forestale frascatano.

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