Incendio Tuscolo, Comunità Montana: “Ci auguriamo che eventuali reati vengano prontamente perseguiti”

Pubblicato: Venerdì, 23 Agosto 2019 - redazione attualità

tuscolo incendio1 ilmamilioTUSCOLO (cronaca) - La riflessione e il punto della situazione dell'Ente: "Danni marginali all'area archeologica"

ilmamilio.it - nota stampa

Comunicazione della Comunità Montana dei Castelli Romani:

"In merito ai delittuosi eventi incendiari avvenuti la scorsa notte nell’area del Tuscolo ed a seguito di sopralluogo degli uffici preposti congiuntamento allo sportello forestale associato, si è potuto costatare che l’area percorsa dal fuoco ha riguardato in massima parte i terreni privati che dalla Via Anagnina salgono sino all’area archeologica di proprietà della Comunità Montana.

L’incendio con molta probabilità è partito proprio su questo versante che in maniera preponderante è costituito da terreni incolti e privi di alberature di rilievo.

consorzio ro.ma

L’area archeologica e quasi tutta quella arborea hanno subito danni marginali grazie all’intervento immediato dei volontari delle protezioni civili dei comuni e dei vigili del Fuoco ed alle attività preventive della Comunità Montana che nei mesi di Giugno e Luglio ha realizzato fasce frangifuoco a tutela dell’area.

Il Presidente dell’ente montano Danilo Sordi, ringraziando tutti i volontari intervenuti e soprattutto i vigili del fuoco ed il corpo forestale dei Carabinieri per l’abnegazione dimostrata nell’esercizio dei loro compiti, ha prontamente dato disponibilità all’autorità giudiziaria dei filmati delle telecamere recentemente istallate su parte dell’area a tutela della flora e fauna del sito, della sicurezza dei reperti archeologici rinvenuti nelle annuali campagne di scavo e dei numerosi visitatori che negli ultimi tempi ha dimostrato notevole interesse alle attività culturali e didattiche che ancora sono in corso di svolgimento.

L’Amministrazione comunitaria si augura che eventuali reati vengano prontamente perseguiti e che vengano immediatamente istituiti processi capaci di innescare politiche di cambiamento dei modelli organizzativi esistenti di connessione in termini di reciprocità permanente di alcune parti di società (amministrazioni pubbliche, attori economici, terzo settore, cittadini, agenzie formative in senso lato) che difficilmente starebbero insieme senza un movente di interesse riconoscibile per ognuno, ma praticabile solo se insieme agli altri valorizzando contestualmente il concetto di Bene comune diffuso".