Grottaferrata, il difficile percorso per eliminare le barriere architettoniche e l’inciviltà. Un lettore: “Inaccettabile chi sosta davanti agli accessi”

Pubblicato: Sabato, 10 Agosto 2019 - Fabrizio Giusti

 

GROTTAFERRATA (attualità) – Negli scorsi mesi voti e delibere, ma il percorso è lungo

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Buongiorno, volevo sapere se potevate occuparvi dei marciapiedi di Grottaferrata e dell’impossibilità, per chi è disabile di poter percorrere il centro della città. La periferia purtroppo è un disastro e neanche ne parliamo. Non è infine accettabile che ancora, anche passando per il Corso centrale, ci siano persone che parcheggiano davanti agli scivoli”. Così un lettore che ci ha voluto segnalare il suo disagio. Disagio che, si badi bene, è diffuso anche in altre realtà castellane.

Percorsi, stalli, cartelli aggiuntivi, allargamento dell’accessibilità e delle opportunità, a quanto pare, restano un problema irrisolto. Marciapiedi troppo alti, alcuni troppo dissestati, altri con vegetazione che intralcia persino i pedoni, altri ancora ostruiti al passaggio dai tavolini dei locali. Queste le criticità che ci sono state rilevate nel paese dell’Abbazia, nel particolare. Un tema, comunque, di difficile soluzione. Recentemente, negli intendimenti delle politiche a favore dei portatori di handicap, il Comune aveva annunciato delle verifiche degli interventi urbanistici e la questione è finita in consiglio comunale alla fine del 2018 con tanto di atti votati all’unanimità. 

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sagra porchetta ilmamilio

Lo scorso anno sono state stanziate 21mila euro per redigere il Piano di Eliminazione delle Barriere Architettoniche (introdotto nel 1986 in Italia), provvedimento in grado di monitorare, progettare e pianificare interventi finalizzati al raggiungimento di una soglia ottimale di fruibilità degli edifici per tutti i cittadini. Per completare ogni aspetto della complessa attuazione degli interventi, di euro ce ne vorrebbero oltre 4 milioni. Per questo si era promesso di intervenire per step nel corso delle varie evoluzioni del bilancio. Nell’aprile di questo anno una delibera di Giunta ha approvato in linea tecnica il progetto di fattibilità tecnica ed economica - I° stralcio del Piano di Eliminazione Barriere Architettoniche (PEBA).

In consiglio comunale la tematica non è stata più affrontata in sede di dibattito tra le forze politiche (negli ultimi tre mesi ne è stato organizzato uno). La situazione generale, al di là dell’intervento promosso in Piazza De Gasperi, e di quello sui singoli rifacimenti in atto, vede un segnale di miglioramento che non risolve, però, il problema principale che è quello dei marciapiedi per arrivare nei luoghi di aggregazione o dei pachi, ad esempio. Un capitolo a parte, in tal senso, lo merita l’inciviltà di alcuni cittadini o visitatori che parcheggiano le proprie auto, anche per i classici ‘cinque minuti’, proprio di fronte alla discese per le carrozzine. Un atteggiamento purtroppo ancora troppo diffuso che non tiene conto delle conseguenze che può creare. In qua e là, ogni tanto, c’è chi sui social fotografa i singoli casi chiedendo maggiori interventi e sanzioni. E’ un problema culturale, questo, su cui continuare a lavorare.

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Il viaggio verso una sostenibilità a favore dei portatori di disabilità in città è comunque molto lungo, anche sotto l’aspetto dei servizi. Non sono mancate, infatti, anche le lamentele e le segnalazioni riguardo l’ampiezza di alcuni bagni nei vari locali, alcuni dei quali sarebbero addirittura inaccessibili per una persona in carrozzina e fuori norma. Ma in questo caso, semmai, il problema è insito nei controlli.


Commenti  

# incredibile 2019-08-11 06:52
fg, sembra che siano gli incivili a impedire il diritto alla libera fruizione degli spazi pubblici, incredibile ma vero!
La libera fruizione degli spazi pubblici è un diritto costituzionale e un dovere per chi è obbligato (pubblici ufficiali e pubblici impiegati) a farla rispettare, incredibile ma vero!
Un paesello che a parole vuole turismo, nei fatti, lo impedisce: non sono i bagni (servizi) nei pubblici locali che NON avrebbero potuto avere la licenza, lo dice la legge e i regolamenti comunali, incredibile ma vero!
Se un normale amministratore con tanto di laurea avesse la volontà di applicare la norma, anziché definirle un 'coacervo di situazioni paesane", obbligherebbe i "responsabili" al controllo e sanzioni, ad obbligare i titolari ad abbattere ogni barriera, pena la revoca, ma tant'è!
Un normale amministratore con tanto di laurea obbligherebbe i collaudi per ogni opera, ma questo è impossibile a Grottaferrata!
Ciao fg!
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