Netflix: le terze stagioni di "Stranger things" e de "La Casa di Carta" ci servivano davvero?

Pubblicato: Mercoledì, 07 Agosto 2019 - Silvia Martone

casa carta3 ilmamilioFRASCATI (serie) - Le due tra le serie più attese e acclamate della piattaforma web deludono le aspettative, voto 4/10

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L'uscita delle nuove e tanto attese stagioni di due tra le serie Netflix più guardate e amate, Stranger things e La Casa di Carta, hanno lasciato un po' di delusione. C'è da chiedersi se il flop dipenda dalle troppe aspettative e dalla lunga attesa, se davvero gli autori siano a corto di idee o se l'offerta così vasta di serie TV consumi la passione per storie lunghe e tormentate.

Il risultato però non cambia. Sia per l’una che per l’altra serie, abbiamo dovuto assistere a forzature, ripetizioni e noiosi stratagemmi per portare avanti la saga. La brama di successo porta spesso al fallimento e in entrambi i casi è stato così.

Partiamo da Stranger things. Ritrovare dopo quasi due anni Will, Mike, Dustin, Lucas e Undici, la ragazzina dai superpoteri, fa sicuramente piacere, anche perché nella prima e nella seconda stagione ci hanno riportato con la mente agli anni ’80. Anni fatti di colori accesi, musicassette, skateboard, del punk dei Clash e dei tanti film a cui la serie si è ispirata, da Alien a ET, a Jurassic park alla Storia Infinita.

La terza stagione, giunta appunto con notevole ritardo, vede i protagonisti un po’ cresciuti, ormai adolescenti e alle prese con le prime storie d’amore; Undici da ragazzina “stramba” impacciata e timorosa inizia a sbocciare e a padroneggiare i suoi “poteri”; anche Dustin, apparentemente il più goffo del gruppo avrà la sua prima love story. Ma senza entrare troppo nella trama, quello che ci lascia l’amaro in bocca è che non ci sono novità. La trama resta la stessa delle prime due stagioni, ma concentrata in una, stresso schema. Il Mind Flyer, creatura devastante proveniente dal “Sottosopra” torna all’attacco e i ragazzi, aiutati da Hopper, capo della polizia di Hawkins e tutore di Unidici, e Joyce (interpretata da Winona Ryder) la coraggiosa mamma di Will, lottano per sconfiggerlo. A fine serie, come nelle precedenti, il Mind flyer verrà sconfitto ma porterà con sé qualcuno, lasciando il dubbio che possa tornare alla stagione successiva.

Di per sé la serie diverte, ma non c’è più l’effetto sorpresa che volevamo e lascia pensare che le prossime stagioni saranno esattamente tutte uguali.

consorzio ro.ma

Passiamo a La Casa di Carta, la serie spagnola che ci ha conquistato con i suoi rapinatori della Zecca di Stato, ognuno con un nome di città, belli e sprezzanti del pericolo, che portano avanti la rapina sulle note di “Bella Ciao”. Anche in questo caso abbiamo dovuto aspettare diversi mesi per la terza stagione. Anche in questo caso si ripete il plot. I protagonisti saranno sì alle prese con una nuova rapina, quella alla Banca centrale di Spagna, ma non c’è il mordente di una volta.

Ritroviamo addirittura il carismatico Berlino… in una lunga serie di prequel che anticipano il colpo della serie in oggetto

I protagonisti sembrano stanchi e addirittura le storie d’amore che colorivano un po’ il tutto, sono noiose e già viste. Si vogliono creare stratagemmi per portare avanti le peripezie dei protagonisti, che a noi avrebbe fatto piacere sapere felici e contenti nei posti più esotici del mondo a godersi la vita.

Anche in questo caso ne avremmo fatto volentieri a meno.

Voto per entrambe: 4/10

sagra porchetta ilmamilio


Commenti  

# Daniela 2019-08-07 09:53
Molto più concretamente rispondo che servirebbe l'illuminazione a Largo Pentini, a Via Seghetti e a Via Mamiani, dove tra l'altro abita il sindaco Mastrosanti, (di Frascati) che da circa una settimana sono al buio.
E' possibile che non si riesca a riparare un guasto, se di questo si tratta?
Grazie e buona giornata.
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