Bando asili nido: Legacoop Lazio, Agci Lazio e Forum Terzo settore rispondono al Comune

Pubblicato: Mercoledì, 31 Luglio 2019 - redazione attualità

FRASCATI (attualità) - Una nuova dopo il botta e risposta dei giorni scorsi

ilmamilio.it - nota stampa

«C'è sicuramente un elemento di costruzione della guerra fra poveri, di un conflitto orizzontale, nella scelta del Comune di Frascati di tagliare i costi degli asili nido per pagare gli incentivi ai suoi dipendenti: così i sacrosanti diritti dei lavoratori pubblici vengono contrapposti a quelli altrettanto sacrosanti delle famiglie e dei lavoratori del privato sociale. Le scelte contabili non sono mai neutre», osserva Francesca Danese, portavoce del Forum del Terzo Settore Lazio, in riferimento alle polemiche innescate dalla pubblicazione del Bando della Centrale Unica di Committenza della XI° Comunità Montana, quello sull’affidamento in concessione del Servizio di due Asili Nido del Comune di Frascati, e dal successivo comunicato di Legacoop Lazio sulla questione.

Dopo la replica del Comune di Frascati, Legacoop Lazio, Agci Lazio e Forum Terzo Settore Lazio provano a fornire alcuni chiarimenti in una nota congiunta.

LEGGI Bandi asili nido, l'Amministrazione di Frascati replica alla Legacoop Lazio

consorzio ro.ma

Nella sua risposta, il Comune di Frascati conferma quanto affermato da Legacoop Lazio: il D.L. 6 luglio 2011 n.98, "Disposizioni urgenti per la stabilizzazione finanziaria", prevede la facoltà per gli Enti Pubblici, e non l'obbligo, di ridistribuire le eventuali economie aggiuntive, effettivamente realizzate, per la contrattazione integrativa dei propri dipendenti.

«Evidentemente, l'intento del decreto è quello di ridurre gli sprechi della Pubblica Amministrazione e non, come invece sembra accadere, avvantaggiare i lavoratori pubblici sulla pelle di quelli esternalizzati. E' proprio questo il nodo della questione: si al taglio degli sprechi, ma senza intaccare i diritti degli utenti e rispettando i CCNL applicati dalle imprese appaltatrici», si legge nella nota delle tre Organizzazioni.

Il servizio oggetto della gara è sempre stato gestito da cooperative sociali che applicano il CCNL Cooperative Sociali, sottoscritto dalle organizzazioni sindacali e imprenditoriali più rappresentative e per il quale il Ministero del Lavoro ha elaborato le tabelle di cui all’art. 23 co. 16 del d. Lgs. 50/2016. Nell'ottica di tutelare il lavoro del personale attualmente impiegato sul servizio, la base d'asta avrebbe dovuto tenere conto delle tariffe di riferimento, recentemente aggiornate con la firma del nuovo contratto nel 2019.

Senza contare che la rimodulazione dell'orario di apertura degli asili provocherà comunque una necessaria riduzione dell'orario lavorativo del personale, con evidenti ripercussioni economiche e occupazionali.

«La scelta di un "congruo costo del lavoro", posto a base di gara, rientra nell'ambito della facoltà, come la ridistribuzione delle economie realizzate. E' evidentemente una questione di scelte, che però qualificano l'operato dei soggetti coinvolti. Un operato quantomeno discutibile, non solo per le scriventi Organizzazioni ma anche per la FP Cgil di Roma Sud-Pomezia-Castelli, che aveva scritto al Comune una lettera già il 18 giugno 2019», continua la nota.

Ma il Comune di Frascati ha ignorato quella richiesta di rivedere l’impianto del bando e, paradossalmente, ha risposto così: "L'intervento di Legacoop Lazio non è stato preceduto, o seguito, da nessuna richiesta di confronto con l'Amministrazione comunale. Se a Legacoop Lazio fosse stata davvero a cuore la questione, avrebbe quanto meno cercato un dialogo utile ad una corretta informazione”.

«Si sarebbe potuto scrivere un bando in grado di tutelare il lavoro di tutti, perchè "Tutti i lavoratori hanno pari dignità" come ricorda lo stesso Comune di Frascati. Si sarebbe potuto ascoltare il Sindacato prima, o Legacoop Lazio poi. Si sarebbe potuto fare un passo indietro, rendendo le scelte sostenibili e non solo "secondo previsioni di legge". Sono scelte, appunto, che preoccupano per il pericoloso precedente che vanno a creare», concludono le tre Organizzazioni restando a disposizione del Comune per avviare un dialogo, senza in alcun modo voler interferire nella "fase delicata della procedura di Gara, a ridosso delle sedute in cui la Commissione ha esaminato l'ammissibilità delle ditte partecipanti".

Legacoop Lazio, Agci Lazio, Forum Terzo Settore Lazio