Grottaferrata, Veronica Pavani post Consiglio: "Confermo posizione critica e chiedo ancora verifica al sindaco"

Pubblicato: Sabato, 27 Luglio 2019 - redazione politica

GROTTAFERRATA (politica) - La consigliera rivendica la propria azione. "Cacciato un assessore senza alcuna reale motivazione"

ilmamilio.it

Dalla consigliera comunale Veronica Pavani riceviamo e pubblichiamo.

"In virtù dei recenti sviluppi della situazione politico-amministrativa di Grottaferrata, nell’ultimo Consiglio comunale, ho confermato la mia autonomia dalla Lista Andreotti e il mio impegno di consigliere comunale di maggioranza (ma con coscienza critica) a servizio della collettività.

La decisione è stata assunta con grande difficoltà e amarezza, ma con convinzione prendendo atto che il progetto originario, cui avevo aderito con entusiasmo, incontrando persone che si erano prodigate a costruire una squadra a servizio della città, ad oggi, fatica a vedere la luce. Stiamo rischiando di trovarci dinanzi ad un vero e proprio tradimento dell’ideale originario che aveva spinto tutti noi ad impegnarci promuovendo la partecipazione civile, i valori di solidarietà e senso democratico in uno spirito civico che valorizzasse il terzo settore, coinvolgendo la cittadinanza nel prendersi cura della casa comune in totale discontinuità con le logiche di potere della vecchia politica sempre sensibile ai personalismi e alla demagogia. Gran parte delle persone che avevano costituito la coalizione e che si erano impegnati nell’avviamento del progetto, via via sono stati allontanati.

Ho chiesto a gran voce un rilancio dell’azione amministrativa e un momento di confronto dove tutti gli assessori e i consiglieri delegati potessero rimettere nelle mani del Sindaco le loro deleghe consentendo una verifica dell’azione politica promessa e dovuta prima di tutto ai cittadini. I luoghi dell’abbandono sono ancora sotto i nostri occhi; molte strade versano in condizioni pessime; sull’urbanistica manca una parola chiara tanto che e a volte sembra di essere lontani dall’impegno di tutela del territorio assunto in campagna elettorale; la “valorizzazione” e la “promozione” dei nostri luoghi rischia di ridursi al settore edilizio senza riuscire ad attuare una politica culturale adeguata alle nostre tradizioni. Questo solo per fare qualche esempio, l’unica risposta è stata l’allontanamento di un assessore, senza verifica, sulla base di un accordo non riconosciuto da tutti e non scritto. A distanza di due mesi non si sa cosa si stia facendo nei settori lasciati scoperti. Azione questa che non corrisponde, a mio giudizio, in alcun modo alle esigenze del paese e ai bisogni reali dei cittadini. Cioè, è come se per spegnere un incendio si usasse un bicchiere d’acqua.

Se i problemi restano gli stessi dopo due anni di attività la responsabilità è solo nostra. Non si tratta di trovare alibi relativi, ad esempio, alla situazione degli uffici che sono sotto organico, ma di assumerci le nostre responsabilità perché alla fine le capacità di chi governa si valutano soprattutto sulla base di una programmazione credibile ed efficiente, nonché dell’autorevolezza con cui vengono forniti gli indirizzi agli uffici. Per fare un esempio, da tempo, non si riesce a mettere mano alla nuova pianta organica come promesso dal Sindaco.

Poca organizzazione programmatica, poca condivisione degli obiettivi, scarsa partecipazione nelle decisioni, scarsa comunicazione (anche delle cose fatte), sono gli elementi alla base del mio gesto di dissenso che si è manifestato nell’ultimo consiglio comunale. Si tratta di un forte segnale di critica rispetto ad un modus operandi a cui spero seguano dei cambiamenti e una riflessione profonda soprattutto su temi importanti. Visto che è stata citata, l’esternalizzazione dei tributi è un tema nei confronti del quale manifesto le mia perplessità perché temo il ripetersi di vecchie problematiche. In qualità di consigliere comunale, con il compito di vigilare sulle questioni amministrative, a maggior ragione facendo parte della maggioranza, rimango dunque in attesa di una relazione tecnica da parte del Responsabile dell’ufficio competente che contenga tempi, analisi, costi e benefici in merito ad un eventuale avvio della procedura. La chiarezza e la trasparenza non hanno mai danneggiato nessuno anzi, possono rafforzare ancora di più le “buone pratiche”.

consorzio ro.ma

Io mi sono assunta e mi assumerò le responsabilità delle mie azioni mettendoci la faccia. Spero che anche gli altri facciano lo stesso, traendo conclusioni; altrimenti vuol dire che siamo dinanzi ad un tradimento effettivo del progetto originario da parte di chi lo interpreta. Bisogna uscire dal Palazzo e dai cerchi magici ascoltando e verificando le criticità del paese per poi assumere con tempestività provvedimenti efficaci, anziché pensare a larghe intese e a demagogici veti incrociati da “prima repubblica”.

Chiedo ancora una volta al Sindaco di assumersi la responsabilità di avviare al più presto una verifica che possa portare agli stati generali della coalizione, rispettando gli impegni presi originariamente con tutte le liste al fine di un accordo di fine mandato che consenta a tutti (amministratori e cittadini) di ritrovare la fiducia nel progetto.

Grottaferrata non si merita giochetti e manovre personalistiche volte ad isolare e allontanare le voci critiche o scomode, valorizzando lo “yes man” di turno. Si cresce solo se c’è il coraggio di accettare chi non la pensa come noi perché solo dal confronto con le differenti opinioni può nascere un cammino amministrativo realmente partecipativo".


Commenti  

# grottaferratamia 2019-07-28 15:40
tradimento, prima repubblica, cerchi magici, yes man....ma vi pare normale che un consigliere di maggioranza usi queste parole nei confronti della propria giunta/colleghi di maggioranza...?
Pavani, perchè non chiedi la sfiducia? così con l'occasione vediamo anche come si comporta l'opposizione...
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