Il "Roma doc" della discordia: "Perché presentarlo nel Comune di Frascati?"

Pubblicato: Venerdì, 19 Luglio 2019 - redazione attualità

roma doc frascati ilmamilioFRASCATI (attualità) - Nei giorni scorsi l'evento nella Sala Specchi

ilmamilio.it

Da un cittadino di Frascati riceviamo e pubblichiamo.

"Gentile direttore,

sono frascatano da generazioni e nipote di viticoltori. Sono cresciuto a vigna e (tanto) vino. Credo quindi di poter parlare con un pizzico di cognizione di causa.

Vengo al punto, molto brevemente.

Qualche giorno fa mi sono imbattuto, casualmente lo ammetto, nella presentazione di quello che mi è parso sostanzialmente un nuovo soggetto imprenditoriale afferente al settore del vino che si è presentato nella cornice istituzionale della Sala specchi del Comune di Frascati.

Ben venga chi ha voglia, tempo, passione e risorse di investire in questo ambito al quale sono legato: ma mi consenta un paio di dubbi.

Il primo è legato alla presenza del delegato del sindaco signor Basilio Ventura, che so essere da sempre molto legato al mondo del vino, in questa presentazione. Mi chiedo in quale veste: solo in quella istituzionale o anche in altre?

La seconda e più cogente questione riguarda i vini presentati. Mi riferisco, ovviamente, non tanto ai due "Frascati" (di cui uno "Superiore", ovvero docg, raccogliendo una vecchia denominazione), due vini bianchi tipici delle nostre terre quanto al "Selcerossa",  un "Roma doc" classico composto da - apprendo - Montepulciano e Syrah. Due vitigni che oggettivamente hanno poco a che fare con le nostre storiche terre di storici vignaioli.

consorzio ro.ma

Dunque, il mio dubbio non è e chiaramente non può essere legato alla qualità dei prodotti enologici (non ho ancora avuto il piacere di gustarne alcuno), quanto all'opportunità di portare nella sede istituzionale del Comune di Frascati (città famosa per aver ottenuto la prima denominazione doc d'Italia, nel 1966 e non certo per un vino rosso!) un prodotto che nulla ha a che fare con la nostra straordinaria, millenaria e universalmente riconosciuta tradizione vinicola.

In una fase nella quale le comunità locali riscoprono e difendono le proprie peculiarità, quanto visto in Sala Specchi qualche giorno fa mi ha sinceramente indisposto. Tanto più che, da anni, il nostro prezioso e delizioso nettare sta faticosamente cercando di rilanciarsi.

Dunque, ribadisco il concetto nella speranza di non essere frainteso e rimarcando il mio amore per le mie terre e per il nostro vino: perché presentare in una sede istituzionale il Roma doc, rosso?".

LEGGI Roma doc presentato a Frascati, la replica di Basilio Ventura