Morte Agostinelli., il Pci: "Grande dirigente, ottimo amministratore. Un innovatore"

Pubblicato: Venerdì, 19 Luglio 2019 - redazione politica

GENZANO (politica) - La nota di cordoglio del partito per la scomparsa dell'ex consigliere comunale

ilmamilio.it - nota stampa

Riceviamo e pubblichiamo:

"I comunisti italiani, a cominciare da quelli del Comitato regionale del Lazio e della Federazione Castelli, si stringono affettuosamente ai familiari nel porgere le condoglianze, sincere, non di rito per la scomparsa di Nando Agostinelli. Molti sono ancora oggi i comunisti che serbano un affettuoso e fraterno legame e ricordo di Nando Agostinelli. Nando al fianco di Gino Cesaroni, Nando che ha contribuito a far crescere schiere di giovani militanti comunisti. Nando che calcato distanze assolate e filari di vigne per difendere i diritti dei lavoratori della terra. Nando che ci ha intrattenuto sugli scioperi alla rovescia: dove i senza terra occupavano – col sindacato e coi comunisti – i latifondi, per lavorare e non far andare in malora la terra che lorsignori usavano come ricatto verso gli sfruttati.

Un po’ analogamente a quanto vediamo oggi accade nei confronti dei migranti. Nando che è stato costruttore della organizzazione sindacale prima e del Partito Comunista Italiano poi. Nando che è stato uno dei caposaldi nel Lazio e non solo, nella attuazione della Riforma Sanitaria (la legge 833) con l’aggiunta del suo interesse specifico a far ben attuare la parallela legge 180, quella che ha chiuso la vergognosa pagina dei manicomi in Italia.

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Nando che a Roma città ha attivato uno dei migliori servizi di sanità di base, utilizzando giovani medici e assicurando risposte sanitarie e sociali a migliaia e migliaia di cittadini tra i più deboli ed emarginati. Questo possiamo, velocemente, ricordare del comunista Nando Agostinelli. Ora che si è spento, e quando il dolore e l’emozione saranno attenuati col trascorrere del tempo, potremo dare vita ad un maggior approfondimento e ricordo del suo lascito. Che sono certo le azioni, ma che non si fermano a questo. Ad esempio, il seme della cultura critica istillato, con le esperienze della radio e della tv locale hanno, -a partire da Genzano, ma con ricadutei nazionali-, fatto crescere e germogliare tanti altri bravi giornalisti come era lui: ne citiamo un paio su tutti, è da Genzano che viene Maria Zegarelli, buona penna e indagatrice de L’unità; è dalla tv genzanese che emerge Enrico Lucci, oggi una delle punte critiche della Rai. Ricordare questi aspetti, questi suoi contributi, a noi comunisti viene naturale perché ci dà il senso della continuità della fruttuosità delle lotte e delle scelte compiute.

Specialmente dopo le sconfitte dei comunisti e della sinistra, perché ci spinge a riproporre, non tanto un passato che non può essere copiato, quanto ad utilizzare un bagaglio di valori ed ideali, di scelte di fondo che la lotta tra sfruttati e sfruttatori, questo si, ripropone immutato da ieri. Questa vera e propria lezione che uomini, comunisti come Nando Agostinelli ci hanno lasciato con amore, con passione e senza mai cercare tornaconti personali, sono quello che ci fa salutare fraternamente Nando, dicendogli: proseguiremo il tuo e nostro cammino. Deferenti chiniamo la bandiera rossa al tuo passaggio".

consorzio ro.ma