A Frascati Mastrosanti ripensa all'azzeramento ma con pochissime carte in mano

Pubblicato: Lunedì, 15 Luglio 2019 - Alfredo Brunetti

FRASCATI (politica) - Il sindaco sempre più in difficoltà. Chi finisce nel mirino?

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Con le ali tarpate da non si è ancora ben capito chi, impossibilato dal "volare alto" come aveva promesso - insieme ai suoi - in lungo ed in largo nella sua campagna elettorale, il sindaco Mastrosanti, esplorato l'intero arco politico (dal Pd alla Lega, andata e ritorno), dichiarato il pre-dissesto e dunque messosi nella condizione (la ripartizione delle responsabilità su chi c'è oggi e chi c'era prima, lui compreso, emergeranno presto) di non poter andare oltre la minima ordinaria amministrazione (le periferie sono dunque destinate al collasso ed al degrado permanente), pensa a come andare avanti.

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Una delle mosse, della disperazione politica o meno lo vedremo nelle prossime settimane, si chiama azzeramento di Giunta.

L'obiettivo non ancora espressamente dichiarato ma neanche così tanto nascosto è quello di tentare un improbabile allargamento di una maggioranza che, come descritto ieri, è ormai composta da 5 gruppetti, uno dei quali addirittura monocomponente (LEGGI Frascati: una maggioranza Mastrosanti esplosa e fatta di "coppiette". 5 gruppetti e Giunta autonoma).

Diciamolo francamente: a ballare sono tutti e nessuno, perché la verità è che i margini di manovra per un Mastrosanti ormai all'angolo, sono davvero strettissimi.

Glielo hanno fatto capire molto bene, ad esempio, ieri quelli della lista "Mastrosanti sindaco" che facendo finta di rispondere ad un nostro articolo hanno evidentemente teso puntellare le posizioni di Claudio Marziale e Claudio Gori. Due che tanto d'accordo col sindaco non sembrano andare più da tempo e che magari lo stesso Mastrosanti medita di silurare. A poterlo fare!!

E così, dichiarando in Aula di aver votato Zingaretti ma contestualmente strizzando l'occhio al sostegno esterno (ma senza voto in Aula) della Lega, Mastrosanti cerca il modo per restare in piedi politicamente parlando.

Non sarà banale: perché ammesso che sia possibile silurare l'assessora Emanuela Bruni (che lui stesso ha voluto in Giunta), ognuno degli altri 4 sarà davvero complicato rimuoverlo. Compresa la De Carli, altra protetta dello stesso Mastrosanti.

A meno di che fare il gioco delle tre carte: fingere il mega rimpasto e tornare su posizioni attuali o giù di lì. Qualcosa, d'altra parte, per non farla finire così come ormai è evidente che finirà, Mastrosanti deve pur inventarsi.