L'immigrazione vista da dentro: vibrante confronto tra Ciaccheri, Gangemi, Orfini e Ammendolia

Pubblicato: Domenica, 14 Luglio 2019 - Marco Caroni

orfini 1 frascati ilmamilioFRASCATI (politica) - Ieri sera alla Festa de L'Unità di Frascati. "Ci sono modelli di inclusione ed accoglienza reali che funzionano"

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Un incontro di grande spessore politico ed emotivo con, pratagonisti, alcuni tra coloro che hanno cercato di dare in questi anni una declinazione differente all'odio imperante in questi tempi.

L'immigrazione è stata al centro del dibattito organizzato nell'ambito della festa de L'Unità di Frascati: presenti il presidente dell'VIII Municipio di Roma, Amedeo Ciaccheri, lo scrittore Mimmo Gangemi, l'ex sindaco di Caulonia (Reggio Calabria) Ilario Ammendolia e l'ex presidente del Pd ed oggi deputato Matteo Orfini.

Assente per seri motivi personali l'ex sindaco di Riace Mimmo Lucano.

"A Lucano - ha detto Ciaccheri - nelle scorse settimane abbiamo dato con grande piacere ed orgoglio la cittadinanza onoraria del nostro Municipio. Un territorio molto impegnato sul fronte dell'accoglienza e dell'inclusione: stiamo cercando, riuscendoci, di dimostrare che esistono modelli applicabili. Certo: il lavoro da fare è tanto ma sono queste le strade da percorrere per cambiare la storia".

Una storia fatta di immigrazioni e di immigrazione: un flusso, quello che in Italia arriva in particolare dalla Libia che potrebbe diventare sempre più importante col passare degli anni e che dunque impone reali politiche di gestione. "Un popolo che dimentica il proprio passato è in grave pericolo", ha poi detto Gangemi, autore di diversi testi su mala giustizia, sulla sua Calabria e sull'immigrazione. Noi siamo stati i "non visibilmente negri" in America ed oggi non siamo in grado di ricordare da dove veniamo".

Vibrante l'intervento di Ammendolia. "A Caulonia - ha detto l'ex sindaco - abbiamo offerto, insieme a Riace, un modello di accoglienza che era una precisa politica tesa anche a recuperare i nostri borghi, i nostri paesi, destinati a morire. Si poteva, si può ancora fare eppure viviamo in un Paese dove Mimmo Lucano è stato arrestato e non può tornare nel suo paese e dove il razzismo è stato sdoganato. Purtroppo la mia Calabria paga un prezzo altissimo alla malattia da cui è stata infettata. La mafia". In questi mesi Ammendolia ha pubblicato "La 'Ndrangheta come alibi dal '45 ad oggi".

"La gestione dei migranti, l'integrazione e l'inclusione possono rappresentare un'occasione di riscatto anche per le nostre terre, che sono terre destinate a morire".

consorzio ro.ma

"Il nostro - ha detto poi Orfini - è uno strano Paese che tratta Mimmo Lucano da criminale e che arresta una persona, la capitana della Sea Watch, che ha salvato tante vite umane e che in questi giorni è stata giustamente premiata a Parigi. Quello della Sea Watch, sulla quale ho trascorso 3 giorni toccando con mano le esperienze di chi fuggiva da cose che noi non possiamo neanche immaginare, è stato uno splendido, ennesimo spot di Salvini e del suo modello: proprio in quei giorni a Lampedusa sono sbarcati centinaia di migranti senza che nessuno se ne sia accorto. E' vero: anche noi, come Pd, abbiamo commesso i nostri errori come il non rendere obbligatori gli Sprar, che oggi Salvini ha ovviamente stravolto. Ma adesso, già da decreto Sicurezza bis, abbiamo il dovere di fare la nostra parte: fare opposizione e difendere il nostro modello di gestione di questo fenomeno, che passa per un'accoglienza comunque da ridisegnare".