L'emergenza acqua ai Castelli non è ancora finita. Molte famiglie ancora senza. E potrebbe andare anche peggio

Pubblicato: Domenica, 30 Giugno 2019 - redazione attualità

MONTE COMPATRI (attualità) - Il guasto al sistema pompe della Doganella ha messo in ginocchio il territorio: e da domani iniziano le turnazioni

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E' ancora pienamente in corso l'emergenza acqua che da oltre 24 ore sta mettendo a dura prova i cittadini degli 8 comuni serviti dall'acquedotto della Doganella dove, per comunicazione di Acea Ato2, si è verificato un guasto alle pompe.

Quale che sia il guasto nessuno lo ha ancora spiegato: dovrebbe trattarsi di un problema elettrico, dal momento che sin dalle prime ore è stata interessata alle attività di ripristino l'Enel, ma il gestore dell'acqua non ha meglio spiegato. Cosa è successo nei pozzi della Doganella? Non ci sono dei sistemi elettrici e idraulici di soccorso in caso di guasto?

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Qualcuno poi lo spiegherà alle decine di migliaia di famiglie che sono rimaste senza acqua. Il sospetto è che comunque nei prossimi giorni potrebbe andare anche peggio.

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Molti, a dire la verità, soprattutto nei Comuni a più alta quota, i cittadini che non hanno ancora acqua nelle proprie abitazioni o che l'hanno riavuta nelle scorse ore ed adesso sono nuovamente a secco. "Ieri sera ne usciva un filo, giusto quanto sufficiente per le esigenze minime: stamattina di nuovo nulla", dice una donna di Monte Compatri.

Insomma, Acea Ato2 aveva pianificato - unilateralmente e senza alcun confronto con i sindaci - di iniziare a risparmiare sull'acqua da domani, lunedì 1 luglio, con un sistema si turnazioni che interesserà tutti gli 8 comuni della Doganella: in realtà il risparmio è già partito da ieri quando tutta la zona è rimasta a secco.

Che casualità.

Per i cittadini castellani si preannuncia l'ennesima estate difficile sul fronte dell'acqua, con un gestore incapace di garantire - alla prova dei fatti - il servizio e con sindaci ed amministrazioni comunali che sono sostanzialmente impotenti anche se proveranno a fare la voce grossa.

Mentre qualche sindaco fa addirittura ironia sul grave disagio che stanno subendo i cittadini, c'è da chiedersi quante e quali licenze a costruire i Comuni stiano colpevolmente continuando a rilasciare per completare una devastazione ed una cementificazione del territorio che, cambiamenti climatici a parte, è la prima e più grande responsabile dei grandi problemi di oggi.

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