Onorata la memoria di Sandro Sciotti a Santa Maria delle Mole

Pubblicato: Venerdì, 14 Giugno 2019 - redazione attualità

MARINO (attualità) - Il Sindaco ringraziando l’Arma “La sabbia non dovrà mai posarsi su questo ricordo” Ten Col Sauco: “Sciotti : un faro, un esempio per i Carabinieri e per la collettività”

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Si sono svolte nella mattinata di martedì 13 giugno 2019 a Santa Maria delle Mole le celebrazioni per il 17° anniversario della scomparsa di Sandro Sciotti, il Vice Brigadiere dell’Arma dei Carabinieri, insignito di Medaglia d’Oro al Valor Militare ucciso nel tentativo di sventare una rapina il 13 giugno del 2002.

Alle ore 9,00 la Santa Messa officiata dal Parroco della Natività della Beata Vergine Maria Don Jesus alla presenza dei familiari, delle autorità militari dell’Arma e civili del Comune di Marino.

Toccanti le parole di Son Jesus “C’è modo e modo di fare il proprio dovere. Sandro Sciotti in quei terrificanti momenti non ha pensato a se stesso ma ha pensato agli altri. Pagando con la vita. E questo va sottolineato e ricordato come un grande esempio da tutti noi”.

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A seguire la Cerimonia di Commemorazione con gli onori militari alla presenza del Sindaco Carlo Colizza, del Comandante del Gruppo Carabinieri di Frascati Ten. Col Salvatore Sauco, del Comandante della Compagnia Carabinieri di Castelgandolfo Maggiore Emanuele Tamorri, della vedova di Sciotti signora Claudia e dei figli Dario e Diana.

Significativi gli interventi ufficiali che si sono succeduti che vi riportiamo per intero:

Sindaco Carlo Colizza: “quando si parla di ricordi si parla di sabbia e la sabbia non dovrà mai posarsi su questo ricordo. Questa città ha avuto prova di cosa significa appartenere all’Arma e di quello che è lo spirito di sacrificio e di quell’amore che spinge qualcuno a fare il proprio dovere e rimane eccezionale perché lo si compie fino in fondo. Il fatto di vedere dei Carabinieri tra di noi significa avere delle persone in più per i quali sappiamo quale è lo scopo della vita: è la fedeltà alla patria, la fedeltà al soccorso, la fedeltà al servizio. E sono gesti di una nobiltà enorme. Perché ognuno di loro al di là della divisa è Carabiniere non “fa” il Carabiniere: è padre, è marito, è uomo che nell’umanità quei legami di affetto che spesso fanno fare una marcia indietro e invece diventano motivo per fare un passo avanti, perché è la difesa dei valori, di quel mondo in cui gli affetti siano tutelati che giustifica gesti e che qualcuno pensi che un altro sia eroe perché fa il proprio dovere è qualcosa che dovremmo maturare. E onorare un ricordo è non lasciarlo mai. E quindi grazie all’Arma, Grazie al Brigadiere, Grazie alla famiglia che tutti gli anni ha cercato di arricchire il ricordo, di utilizzarlo come momento di divulgazione dei valori, di un qualcosa, di un’istituzione che viene prima dello Stato repubblicano. Da padre, Vi ringrazio ancora perché un altro anno è passato e la vostra opera per dare a noi un mondo migliore e più tranquillo prosegue integerrima. E Vi ringrazio per la fedeltà alla Vergine e per la fedeltà alla Patria e ringrazio chi tutte le volte viene qui col cuore in mano a ripercorrere passi, perché ha il coraggio di farlo, ha il coraggio di coinvolgere, di amplificare il ricordo. Il grande coraggio è un seme che non finisce, perché prosegue nelle Vostre gambe e nei Vostri cuori. Vi ringrazio a nome di tutti! Grazie!”.

Ten Col. Salvatore Sauco: “Sono trascorsi ormai 17 anni ma il ricordo di Sandro, come diceva il Sindaco, è ancora vivo e tutti noi abbiamo l’obbligo di mantenerlo tale e di omaggiarlo ogni anno. Ed è proprio per questo signora Claudia mi permetta il mio ideale abbraccio e l’abbraccio di tutta l’Arma dei Carabinieri stamattina e, se il Sindaco mi permette, anche dell’intera comunità di Santa Maria delle Mole che oggi come allora e come sempre farà, ringrazia l’opera di un martire della Repubblica. 17 anni, 17 anni fa probabilmente Sandro, come tutti gli altri giorni, usciva da case per intraprendere il suo servizio quotidiano. Non ha esitato a intervenire. Benché come è logico un intervento su una rapina in un Istituto di credito comporta inevitabili rischi. Nonostante lui fosse ben consapevole della cosa, come il collega ha letto nella motivazione, incurante del pericolo non ha esitato un solo istante a intervenire. Ma per chi? Per la comunità per cui lui era a servizio, a tutela del cittadino. Quindi alla base cosa c’era se non un altissimo e profondo senso del dovere, dell’istituzione, un amore per la comunità dove prestava servizio e quindi uno sconfinato altruismo. Questo è quello che animava il nostro Sandro e che anima ancora tutt’oggi i nostri Carabinieri impegnati sul territorio nei servizi che quotidianamente vengono svolti a favore della collettività. 17 anni: il nostro obbligo è quello di ricordarlo sempre: lo faremo affinché venga sempre omaggiata la sua figura straordinaria e affinché i nostri Carabinieri abbiano comunque sempre un faro, un esempio da seguire in quello che è il loro quotidiano servizio a favore della comunità”

Oltre alla autorevole corona deposta dall’Arma alla presenza del Sindaco Colizza, del Ten. Col. Sauco e del figlio Dario quest’anno hanno voluto rendere omaggio alla stele posta nel centro di S.M.Mole anche il Comitato di Quartiere e l’Associazione Nazionale Carabinieri la cui sede locale è intitolata proprio a Sandro Sciotti.

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