Grottaferrata, nei parchi erba alta, problemi e chiusure inattese. Cittadini: “Intervenite”

Pubblicato: Giovedì, 23 Maggio 2019 - Fabrizio Giusti

 

GROTTAFERRATA – Dal Parco di Sqarciarelli a Via Montiglioni continuano le segnalazioni

ilmamilio.it

Il tema parchi pubblici a Grottaferrata torna d’attualità. Anzi, non ha mai finito di esserlo. Agli investimenti sulle nuove illuminazioni, come ad esempio su Parco Traiano (che rimane un luogo che non hai mai trovato uno sviluppo preciso pur essendo in pieno centro e a due passi dall’Abbazia), le aree verdi della città continuano a soffrire sul piano della manutenzione, dell’apertura, della libera fruibilità.

consorzio ro.ma

“Il Parco di Squarciarelli spesso è chiuso – segnala una signora – e non si è capito come funziona la sua apertura”. Alcuni si chiedono anche dove sia finito il piano di rilancio annunciato dal Comune giusto un anno fa, con tanto imminente ripristino della Fonte di Squarciarelli. L’acqua non è mai arrivata, tanto meno quella ‘acetosa’, che in tanti, tra quelli di buona memoria, pensano sia ormai dispersa tra i tanti insediamenti edilizi che sono sorti attorno e fino a Marino. Pessima la realtà di Parco di Borghetto, oggi infrequentabile. Erba altissima in più punti, reti rotte, manufatti inutilizzati da anni. Luogo impossibile per qualsiasi bambino o adulto che voglia passare qualche minuto all’aria aperta da queste parti. Parco Lubich, verso il centro, è invece stabilmente chiuso.

Sono stati intanto annunciati circa tre mesi fa interventi su Largo Gorizia, Parco Patmos e la ripiantumazione dei 107 alberi abbattuti nel 2018. Si attende l’inizio dei lavori. Intanto sono partiti quelli per Piazza Alcide De Gasperi (Leggi: Grottaferrata: partiti i lavori di riqualificazione di piazza De Gasperi), finanziati con oneri concessori derivati da permessi a costruire convenzionati per un totale di circa 60mila euro. Le altre aree verdi, a parte il Parco degli Ulivi, vivono tutti della stesse carenze. C’è il caso particolare e triste del ‘Fontanaccio’, ad esempio, che non è un parco ma potrebbe essere uno spazio pubblico e sicuramente un luogo storico della memoria della città. E’ ormai lasciato in stato di degrado (di fatto è uno dei luoghi dell’abbandono assieme all’ex biblioteca, l’ex bazzica, l’ex Cavallino, l’ex Albergo Traiano, l’ex mercato coperto e così via) dopo un brevissimo periodo di interesse avvenuto alcuni anni fa.

Sul capitolo ‘erba alta’ intanto c’è chi estende il problema alle strade: “Non so se vi siete fatti un bel giro per la città – ci segnala un residente della zona di Via Quattrucci – ma è incredibile l’erba alta che sta sommergendo marciapiedi. Ci sono alcune vie in cui è impossibile camminare. Non so se gli amministratori si rendono conto che passeggiare a bordo strada è un po' complicato a Grottaferrata, se hai un cane – come nel mio caso – ancora di più. Io non voglio rischiare di essere preso da una macchina, mi pare troppo no?”.

Questa è la situazione ad oggi. Domani è un altro giorno e si vedrà. Intanto sono almeno tre anni che si parla sempre delle stesse identiche criticità.

giglio pazienza

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Commenti  

# grottaferratamia 2019-05-24 00:10
io vorrei sapere cosa hanno fatto di concreto in 2 anni...sistemare un parco non è avviare un'opera pubblica...serve molto molto meno tempo, sicuramente meno di 2 anni
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