Borelli: "Ardeatina-Divino Amore, stato di degrado inaccettabile per i cumuli di rifiuti"

Pubblicato: Mercoledì, 22 Maggio 2019 - redazione politica

(politica) -  'Sono stanco del rimpallo di competenze tra Enti, governati dalla medesima forza politica, e nell’espressione massima dalla stessa persona, visto che la Raggi è Sindaco di Roma e della Città Metropolitana, ha delega all’Ambiente nella Capitale e alla viabilità nella Città metropolitana'

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Da anni continuo a segnalare il degrado causato dall’abbandono di rifiuti lungo le strade ex provinciali del quadrante a sud di Roma. Adesso la situazione emergenziale riguarda via del Divino Amore all’altezza dell’incrocio con via Ardeatina. Cumuli di rifiuti sono presenti ormai nei due lati della carreggiata, offrendo un pessimo biglietto da visita della nostra città e a pochi metri dal famoso Santuario. Ci manca poco che la via venga ribattezzata via del Divano amore. “

E così – dichiara Massimiliano Borelli. Consigliere metropolitano del centro sinistra -  ho scritto l’ennesima denuncia agli Enti competenti.   Sono stanco del rimpallo di competenze tra Enti, governati dalla medesima forza politica, e nell’espressione massima dalla stessa persona, visto che la Raggi è Sindaco di Roma e della Città Metropolitana, ha delega all’Ambiente nella Capitale e alla viabilità nella Città metropolitana ! Mi piacerebbe sapere cosa sta raccontando in questi giorni a Tokio ai Sindaci delle metropoli mondiali, e quali esempi di buone prassi sta portando ad esempio, soprattutto sui temi della sostenibilità ambientale, viabilità e rifiuti.

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Non si riesce nemmeno a concordare chi debba ripulire, ma soprattutto chi debba fare opera di contrasto contro l’inciviltà di pochi. In Rete sempre più spesso la Raggi pubblica video su questo negativo fenomeno, ma sembra mera propaganda, assolutamente ininfluente per arginarlo. Manca completamente il controllo del territorio, che deve essere fatto con mezzi elettronici ma anche e soprattutto con il personale addetto. E chissà che fine ha fatto il progetto che prevedeva l’attivazione di telecamere posizionate sui pali della pubblica illuminazione della vicina rotatoria anche come deterrente per la circolazione dei TIR, altro nodo irrisolto di quell’area. “

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