Grottaferrata, Fontana torna sulla vendita all'asta di immobili di proprietà comunale

Pubblicato: Martedì, 14 Maggio 2019 - redazione politica

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ilmamilio.it - nota stampa

Da Giampiero Fontana riceviamo e pubblichiamo:

"A seguito di Determinazione dirigenziale n. 133 del 12 marzo 2019, il Comune di Grottaferrata ha indetto un’asta pubblica per la vendita di immobili (terreni) di proprietà comunaleL’Avviso d’asta è stato pubblicato sul sito web comunale il 16 aprile 2019, con scadenza della presentazione di eventuali offerte il 7 maggio 2019 (tuttora pubblicato sotto la voce “Bandi di Gara”).

L’asta si articolava su n. 3 Lotti, corrispondenti ad altrettanti terreni, stimati come segue:

Sulle modalità utilizzate per stimare il valore dei terreni, nonché sulla possibile inadeguatezza dei parametri O.M.I., si sono già registrate dichiarazioni pubbliche (richiamando, tra i vari ed ulteriori metodi per stimare correttamente il costo degli immobili in vendita, il cd. "market comparison approach").

Il 9 maggio scorso, alle ore 9.30, in Aula consiliare (come indicato nell’Avviso d’asta), era prevista la seduta pubblica per procedere alle eventuali vendite secondo il metodo sopracitato (offerte segrete al rialzo). Ad oggi, come indicato nella parte del sito web comunale dedicata all’asta, la gara risulta ancora in corso e, pertanto, non se ne conosce l’esito.

Nel frattempo, tuttavia, è emersa un’ulteriore questione di merito.

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Il Lotto “A” (terreno di Via G. Quattrucci), presenta evidenti anomalie rispetto a quanto dichiarato nella proposta di stima prot. n. 37898 del 9 ottobre 2018 a firma del Dirigente del 1° Settore Tecnico-AmbienteNello specifico, la porzione di terreno corrispondente al foglio 13, particella n. 1232, per un totale di 190 metri quadri, così come indicato nella proposta di stima, è una porzione di terreno di cui era prevista la cessione al Comune, da parte del privato che ha realizzato un intervento edilizio nell’area, a seguito di atto d’obbligo del 15 novembre 1978, rep. n. 32732/15383, cessione avvenuta con successivo atto del 21 ottobre 1981, rep. n. 444/205.

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La citata proposta di stima, inoltre, dichiara che l’area corrispondente al terreno di 190 metri quadri messa all’asta:

risulta acquisita al patrimonio dell’Amministrazione comunale;

non ha la caratteristica di standard urbanistico in quanto, per la sua ubicazione e dimensione, non può essere utilizzata dalla collettività e come tale può essere classificata come “area di urbanizzazione primaria”;

a seguito di verifiche è risultato che non ha alcuna possibilità di utile sfruttamento da parte della collettività anche qualora venisse collegata all’adiacente parcheggio a servizio della palestra di Via Quattrucci. Ciò, in conseguenza delle caratteristiche dimensionali e dell’ubicazione dell’area stessa.

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Fin qui, a parte la possibilità di valutare diversamente il costo del terreno, il tutto sembrerebbe rientrare nella norma. Tuttavia, da una verifica di alcuni pregressi atti d’interesse del citato terreno, nonché da un sopralluogo in data odierna sul posto, sono emerse, come detto, evidenti anomalie.

Con lettera acquisita al prot. comunale col n. 38742 del 23 ottobre 2013, il Sig. A, comproprietario con la moglie C:, dell’immobile attiguo all’area de qua, manifestava la volontà di eseguire un muro di recinzione con soprastante ringhiera, adducendo la necessità di proteggere la sua proprietà rispetto all’esistente. Contestualmente, il Sig. A. ribadisce la ferma volontà di acquistare l’area, come peraltro già rappresentato nel 2009.

La lettera contiene una serie di allegati (con annessa documentazione fotografica), inclusa una nota a firma del Dirigente pro tempore del 1° Settore Tecnico-Ambiente del Comune di Grottaferrata, di risposta alla precedente lettera del Sig. A. La nota conteneva allegata la Proposta di stima del valore di mercato dell’area (11.000,00 euro all’epoca) e comunicava al Sig. A. che, ove avesse confermato la volontà di acquisire l’area, avrebbe dovuto inviare una lettera di accettazione per la successiva sottoscrizione di atto pubblico di cessione.

Da notare che la proposta di stima dell’epoca è praticamente identica a quella del 9 ottobre 2018 tranne che per la diversa valutazione dell’area, per un passaggio in cui si richiamano le due richieste del Sig. A. (2009 e 2013) e, da ultimo (conclusioni), un inciso che richiama la necessità, in caso di vendita a favore del Sig. A, di inserire, nell’atto pubblico di cessione, apposita clausola per l’imposizione di servitù coattiva a favore del Comune in relazione al collettore fognario esistente ubicato sul terreno de quo.

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Successivamente, con lettera prot. n. 29012/6/3 del 21 agosto 2014, il Tecnico Comunale incaricato redige specifica Relazione Tecnica a sopralluogo sull’area contraddistinta al foglio 13, particella 1232, inviandone copia al Comando della Polizia Locale ed alla Responsabile dell’Ufficio Ragioneria del Comune di Grottaferrata. La Relazione Tecnica, in cui si richiama in premessa una nota del 18 giugno 2014, riguardante lo stato di fatto della citata area, inoltrata dal Responsabile dell’Ufficio Ragioneria alla Comandante della Polizia Locale, esplicita gli esiti di un sopralluogo eseguito il 18 luglio 2014 rilevando, in particolare, l’avvenuto riscontro di esecuzione di opere, in assenza di titolo abilitativo, di “demolizione/rimozione di un muro in blocchetti di tufo e sovrastante rete e paletti in ferro, per circa 25 metri lineari, costituente la recinzione di confine tra il terreno di proprietà comunale (rif. fg. 13 part. n. 1232) e la proprietà dei Sig.ri A. e C.. (rif. fg. 13 part. n. 883)” corredato da documentazione fotografica ante e post operam.

Confrontando anche la documentazione fotografica allegata dal Sig. A. alla sua lettera del 23 ottobre 2013, con la documentazione fotografica a corredo della Relazione Tecnica del 21 agosto 2014 , emerge con assoluta chiarezza la natura delle opere eseguite sull’area di proprietà comunale, consistenti, in sostanza, nell’annessione fisica dell’area di proprietà comunale alla proprietà dei Sig.ri A. e C., con tanto di muri laterali e frontali di recinzione/contenimento e realizzazione di prato inglese sull’area comunale dove, peraltro, transita il sottostante collettore fognario.

Non si è a conoscenza di atti conseguenti alla Relazione Tecnica a sopralluogo del Tecnico Comunale redatta in data 21 agosto 2014. È verosimile immaginare che il Comune di Grottaferrata abbia emanato quantomeno un’Ordinanza di demolizione delle opere eseguite in assenza di titolo abilitativo con obbligo di ripristino della situazione ex ante.

Qualunque provvedimento sia stato eventualmente adottato dall’Amministrazione comunale, le succitate anomalie riscontrate sull’area contraddistinta al catasto foglio 13, particella 1232, corrispondente al Lotto “A” inserito tra i beni immobili comunali messi in vendita, tramite asta pubblica, col metodo delle offerte segrete al rialzo, derivano dalla documentazione fotografica che comprova l’attuale stato dei luoghi, incredibilmente identico a quanto riscontrato nel sopralluogo del Tecnico Comunale eseguito il 18 luglio 2014, e relazionato il successivo 21 agosto.

In altri termini, le opere di annessione fisica dell’area comunale alla proprietà dei Sig.ri A. e C., realizzate in assenza di titolo abilitativo, non sono state rimosse a quasi 5 anni dagli avvenimenti e, di fatto, l’area comunale è tuttora nella disponibilità materiale dei medesimi Sig.ri A. e C., oltre ad essere interdetta all’accesso pubblico stante i muri di recinzione e contenimento.

La situazione di fatto dell’area messa in vendita, contrasta evidentemente con quanto dichiarato dal Dirigente del 1° Settore nella proposta di stima, atteso che l’area, benché acquisita al patrimonio comunale, è nel pieno godimento di privati seppur privi del possesso giuridico dell’area medesima. Non si comprende, inoltre, se e quando sarebbero state effettuate le verifiche dichiarate nella proposta di stima, in esito alle quali risulterebbe che il terreno non ha alcuna possibilità di utile sfruttamento da parte della collettività (ironicamente, si potrebbe dire che l’impossibilità di uno sfruttamento dell’area, per fini di pubblica utilità, è ovvio stante l’interdizione provocata dalle opere eseguite dai Sig.ri A. e C.).

In conclusione, tra i diversi quesiti che scaturiscono da quanto precedentemente riportato, quello più immediato induce a domandarsi in che modo l’attuale Amministrazione comunale gestisce i beni della collettività e, ancora, se/come possa essere venduto all’asta un terreno comunale in tali condizioni.

Preliminarmente ad ogni eventuale/possibile azione legale, ineludibile la richiesta di sospensione immediata dell’asta, da porre al Sindaco (con delega all’Urbanistica), all’Assessore al Patrimonio, ai Consiglieri comunali (specie ai Presidenti delle Commissioni Urbantistica e Patrimonio), oltre che ai Consiglieri di minoranza, completamente assenti su questa come su tantissime altre questioni".

consorzio ro.ma