“Ricomincio da me”, Albano Laziale ospita la II^ edizione

Pubblicato: Mercoledì, 30 Agosto 2017 - redazione eventi

ALBANO LAZIALE (eventi) - Dopo il successo del progetto pilota, riparte l’iniziativa di “Vivere Impresa No Profit” per sostenere le donne che vogliono rimettersi in gioco

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Rimettersi in gioco, riaprire il cassetto dei sogni e dei desideri che è stato abbandonato per dedicarsi alla soddisfazione di bisogni più importanti, come occuparsi della famiglia, o per aver attraversato un periodo di crisi.

È quello che hanno fatto otto giovani donne dei Castelli Romani che nei mesi scorsi hanno partecipato al progetto pilota “Ricomincio da me”, realizzato dall’associazione di Albano Laziale “Vivere Impresa No Profit” che da alcuni anni opera per lo sviluppo sociale ed economico del territorio, svolgendo le proprie attività grazie all’impegno dei soci e dei professionisti che forniscono gratuitamente il proprio supporto.

“Il nostro scopo – afferma Barbara Sarrecchia, presidente dell’associazione e manager bancaria  – è di fornire il supporto qualificato necessario per affrontare i periodi di crisi che la società sempre più spesso impone. Per raggiungere queste finalità, i componenti del consiglio direttivo si distinguono per professionalità, esperienza e capacità umane. Le competenze maturate in settori diversificati, attraverso molti anni di lavoro e supporto a organizzazioni no-profit, onlus e di impegno sociale sul territorio e nelle realtà più disagiate ci permettono di rispondere alle sfide poste quotidianamente dal disagio in modo incisivo e vincente. In particolare, Vivere Impresa fornisce il supporto, psicologico e materiale, necessario al corretto reinserimento della donna nel mondo del lavoro da cui spesso si allontana dopo una maternità o un periodo dedicato a crescere i figli durante i primi anni di vita”.

Sotto la guida della psicologa Daniela Olivieri, le partecipanti al progetto pilota hanno alzato o ritrovato la propria autostima da cui sono ripartite per rimettersi in gioco nella vita personale e professionale. A breve partirà la seconda edizione dedicata, ancora una volta, a quelle donne che hanno il coraggio di scavare dentro se stesse alla ricerca di idee, soluzioni, cambiamenti, opportunità, sfide, ma soprattutto di forza e coraggio.

“Destinatari dell’iniziativa – afferma Daniela Olivierisono donne di qualsiasi età che, in piccoli gruppi a cadenza settimanale, affronteranno i principali temi della vita, tenendo conto dei vissuti passati e presenti, ma con una prospettiva legata al futuro in cui ridefinire una progettualità tutta personale. La prima fase sarà legata alla conoscenza di sé attraverso il confronto con gli altri, partendo da una maggiore consapevolezza di chi siamo, come ci percepiamo e come ci percepiscono gli altri per prendere forza e sicurezza ed affrontare la stesura degli obiettivi con maggiore lucidità. In una seconda fase si metteranno in campo le risorse e le competenze relazionali attraverso una proiezione al futuro, lasciando libero sfogo all’immaginazione e alla fantasia. Nell’ultima fase si analizzeranno i bisogni, le difficoltà nel soddisfarli e l’elaborazione di strategie per il raggiungimento degli obiettivi”.

L’approccio proposto dalla dottoressa Olivieri è quello umanistico-esistenziale di Carl Rogers che parte dal presupposto secondo cui ogni individuo possiede le capacità per autorealizzarsi. In tutte le persone, infatti, esiste “una tendenza attualizzante”, cioè la capacità intrinseca dell’essere umano di orientarsi selettivamente e in un modo diretto verso il completamento e l’attualizzazione delle proprie potenzialità. “Una tale persona – conclude Olivieri – è dunque capace di riprendere in mano il “potere personale” della propria vita. Un ruolo fondamentale è svolto dal gruppo di incontro che, attraverso l’ascolto e la condivisione, consente di incontrare gli altri e di incontrare se stessi. Questo confronto rende possibile spesso il superamento del proprio malessere, il cambiamento e la crescita”.

Una parte degli incontri verrà dedicata anche ad aspetti pratici come è già avvenuto durante il progetto pilota. Chi ha partecipato alla prima edizione, infatti, ha preso parte sia ad un seminario sul wave coaching – che si rifà alla metafora dell’onda per liberare pienamente il proprio potenziale per la realizzazione degli obiettivi personali –, sia ad un corso sui fondi europei durante il quale sono stati illustrati i bandi comunitari e anche regionali per ottenere risorse ai fini della costituzione di imprese femminili.