Asante Sana, un filo che unisce Italia e Tanzania. Il 29 maggio sfilata con cena

Pubblicato: Domenica, 21 Aprile 2019 - redazione eventi

asante sanaGROTTAFERRATA (eventi) - Un progetto di start up ambizioso ed affascinante. Appuntamento con l'associazione Aisu a Villa Grazioli, madrina Maria Teresa Ruta

ilmamilio.it

Ci sono mondi lontani che restano tali anche quando si possono raggiungere con poche ore di aereo. Le distanze difficili da colmare, oggi non sono più rappresentate dai chilometri, bensì dalle diverse angolazioni da cui si guarda e si vive la vita. Motivo per cui spesso ci si trova a distanze stratosferiche anche quando le persone sono gomito a gomito. Se poi i punti di riferimento sono completamente diversi, la faccenda si complica.

Ecco perché l’associazione Aisu, associazione interculturale per lo sviluppo umano, è impegnata ormai da quasi dieci anni a tessere relazioni, a creare Reti, a organizzare momenti di condivisione per offrire occasioni in cui sperimentare strumenti che diano la possibilità di comprendere, per condividere e per riuscire a creare insieme un mondo migliore.

Asante sana è un progetto nato secondo questa filosofia: unire le sinergie per garantire risultati migliori e più solidi, scoprire l’altro e conoscersi per crescere insieme e, se possibile, creare opportunità affinché ciò possa accadere.

Ha come obiettivo quello di sviluppare un dialogo tra Italia e Tanzania.

In lingua swahili «asante sana» significa «grazie»: se si vuole progettare qualcosa insieme, il primo passo è armarsi di tanta umiltà e pazienza e saper dire grazie significa innanzitutto questo.albanoinLibro

L’azione concreta consiste nella creazione di un laboratorio di sartoria in Tanzania, nella regione del Kilimangiaro, dove la volontà di crescere è tanta e le condizioni di vita sono spesso legate alla sopravvivenza.

Sono state donate 14 macchine da cucire, con relative postazioni di lavoro, rocchetti di filo, modelli e stoffe. Esperti nel settore della ditta che ha donato i macchinari, si sono recati laggiù per insegnare come utilizzarle.

Da qui è nata l’idea di creare un capo di abbigliamento che possa contraddistinguere il progetto ed essere proposto sul mercato. Il kanga è una mantella tipica di quella zona, ma è stato chiesto di reinterpretarla in modo tale da poter essere utilizzata anche in altri Paesi.

Maria Teresa Ruta, che partecipa attivamente al progetto insieme ad Aisu, è tornata in Tanzania, questa volta per dare un input significativo alla realizzazione del Kanga.

Allo stesso tempo l’Istituto Newton di Varese, che ha un indirizzo sartoriale, ha accolto il nostro invito a collaborare e ha avviato una produzione parallela, creando così i presupposti per un dialogo concreto, basato sullo sviluppo e sul fare, per promuovere l’attività sartoriale. È venuta a crearsi così l’occasione per insegnare ai giovani a creare una start up attraverso il dialogo con coetanei di un Paese lontano. Due mondi in crescita a confronto.

I colori e le fantasie delle stoffe sono state poi fonte di ispirazione per la creazione di altri modelli.

È nata così l’idea di organizzare una serata con una sfilata per presentare il risultato del lavoro, oltre che parlare del progetto e far conoscere la Tanzania.

Il 29 maggio, a Grottaferrata nel Park Hotel di nella Villa Grazioli, si terrà l’evento conclusivo di questa prima fase del progetto.

L’appuntamento è per le 19:00. Madrina della serata sarà la bravissima conduttrice Maria Teresa Ruta, che accompagnerà nella misteriosa e affascinante terra del Kilimangiaro e dei meravigliosi parchi naturali.

Al cocktail di benvenuto con accompagnamento musicale di un piano e violino, seguirà la sfilata al ritmo dei tamburi, con atmosfera da safari.

consorzio ro.maI saluti dell’ambasciatore della Tanzania chiuderanno la prima parte della serata, a cui farà seguito la cena di gala in cui si potrà godere di un simpatico momento conviviale che offrirà l’occasione per presentare il progetto e approfondirne la conoscenza. L’iniziativa è stata accolta con entusiasmo e numerose sono le persone e le attività che hanno accettato di collaborare per la buona riuscita della stessa.

La vivacità culturale degli amici dei Castelli Romani e di Roma è un buon presupposto per il lancio del progetto Asante sana e l’associazione Aisu, per la prima volta presente su questo territorio, profondamente ringrazia.