Albano Laziale: all'Alba Radians, in 300 alla commemorazione dei testimoni di Geova, per ricordare la morte di Gesù Cristo

Pubblicato: Domenica, 21 Aprile 2019 - redazione attualità

testimoni geova albano ilmamilioALBANO LAZIALE (attualità) - Venerdì la celebrazione religiosa

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Gran pienone venerdì sera al Teatro Alba Radians di Albano, in questa occasione non per uno spettacolo teatrale, ma per la Commemorazione della morte di Gesù Cristo, avvenuta nel quattordicesimo giorno del mese ebraico di Nisan, che secondo il calendario in uso ora ricadeva quest'anno venerdì scorso.

Sono stati circa 300 i presenti  ( congregazioni di Albano-Ariccia) nello storico teatro albanense, per ascoltare un discorso con relativo passaggio degli emblemi del pane non lievitato e del vino rosso non lavorato, gli stessi che usò Gesù Cristo nell'ultima cena con i suoi apostoli fedeli prima di morire su un palo di tortura. Sempre ai Castelli Romani, si sono tenute altre Commemorazioni in tutti i 16 comuni del territorio, Velletri, Frascati, Ciampino, Albano, Ariccia, Genzano, i comuni più grandi con oltre 1.500 presenti.

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"Poco prima di morire, a 33 anni - ha detto l'oratore - fu Gesù Cristo stesso ad istituire la Commemorazione della sua morte. Una cerimonia semplice ma dall'alto valore simbolico, che ogni anno viene ricordata. Lo scorso anno sono stati presenti in tutto il mondo 20 milioni e 317 mila persone, il giorno del 14 Nisan, di cui 8 milioni già testimoni di Geova battezzati e 12 milioni di persone interessate. Lo scopo di questa cerimonia - ha detto l'oratore Franco Bottiglia - è quello di avere un'idea più chiara del perchè Gesù Cristo è morto e quali sono i benefici per il genere umano. Tante volte abbiamo sentito dire la frase che Cristo è morto per noi. Ma se ci soffermiamo a ragionare su quello che dice la Bibbia, capiamo anche il motivo del perchè di questo gesto altruistico senza uguali . Come scritto nel libro biblico di Romani, al capitolo 5 l'apostolo Paolo lo spiega. Grazie al sacrificio di riscatto del figlio di Dio, possiamo riottenere la vita eterna e le condizioni paradisiache che esistevano sulla terra, prima che il primo nucleo familiare creato da Dio si allontanasse dal loro Creatore rinnegandolo e disubbidendo ai suoi comandi chiari e semplici da attuare. Per questo nella preghiera modello riportata nel vangelo di Matteo, Gesù Cristo ci insegnò a pregare che venisse il Regno di Dio come in cielo anche sulla terra, tutto questo, in futuro sarà possibile grazie alla morte di sacrificio di Gesù Cristo".

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Il passaggio del pane non lievitato e del calice di vino rosso incontaminato, come simboli del corpo e del sangue perfetti del valore sacrificale della morte del figlio di Dio, ha concluso la cerimonia, semplice, emozionante e molto partecipata. In platea il pubblico è stato composto da : intere famiglie, bambini, giovani, coppie sposate e persone anziane. All'ingresso del teatro dove vi erano alcuni stand con l'invito a studiare la Bibbia,  si sono fermate molte persone per chiedere informazioni sulla celebrazione in corso, visto che era la prima volta che si teneva nello storico e bellissimo teatro di Albano "Alba Radians" la Commemorazione della morte di Cristo. Tra i presenti che hanno voluto saperne di più sulla Commemorazione anche un sacerdote cattolico che entrato nella struttura per chiedere informazioni agli uscieri.