La Comunità montana "silura" il presidente Damiano Pucci che va al Tar. Nuovo numero uno Danilo Sordi

Pubblicato: Lunedì, 15 Aprile 2019 - redazione politica

ROCCA PRIORA (politica) - Mozione di sfiducia approvata con i voti dei 26 che l'avevano sottoscritta

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Finita l'era Pucci in Comunità Montana, al termine di un consiglio molto acceso, interrotto più volte da una folta claque portata dal sindaco di Rocca Priora. Con 26 voti a favore e 7 contrari è passata la mozione di sfiducia costruttiva che ha portato alla presidenza dell'ente montano l'ex sindaco e attuale consigliere comunale di Gallicano Danilo Sordi

Un Consiglio comunitario partecipato, in cui i promotori della sfiducia hanno motivato il loro atto, sottoscritto da 26 consiglieri su 34 aventi diritto, di diversa estrazione politica e in rappresentanza di tutti e 13 i comuni montani. La risposta di Damiano Pucci e del suo nuovo compagno di avventura, il 5 stelle Antonio Pucci, sostenuti dal numeroso pubblico roccapriorese presente (tra gli altri Anna Gentili, Claudio Fatelli Carmen Zorani, Gianluca Mastrella, avversari in consiglio ma uniti nel nuovo progetto politico) non si è fatta attendere, lanciando accuse sui consiglieri, rei di essere meri esecutori di volontà altrui per ripicca a quanto sta accadendo a Rocca Priora.
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Il dibattito si è ben presto trasformato in un tifo da stadio con il pubblico che ha spesso insultato i consiglieri comunitari. Consiglieri che nei giorni scorsi sono stati anche oggetto di una email da parte del presidente nella quale intimava agli stessi di cambiare idea altrimenti  si sarebbe visto costretto ad agire per vie giudiziali ed extra giudiziali. 
 
Nonostante la confusione generata dai sostenitori esterni di Damiano Pucci , la mozione è stata approvata a larghissima maggioranza. Pucci, non rassegnandosi alla volontà di oltre due terzi del Consiglio, ha dichiarato che ricorrerà al Tar contro questa votazione. A questo punto viene legittimo chiedersi quali funzioni possono concentrare su questo Ente tanto da non voler mollare la poltrona. 
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