Rocca di Papa: l'imbarazzo del sindaco ora si chiama Veronica Giannone

Pubblicato: Domenica, 27 Agosto 2017 - Marco Caroni

ROCCA DI PAPA (politica) - I rapporti tra i due massimi rappresentanti dell'Amministrazione roccheggiana non sarebbero più quelli di qualche mese fa. Ultima frizione: il Dup

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Imposta alla sua coalizione "forte" di 99 voti, nominata vice sindaco non si è ben mai capito per quale specifica competenza o quale vittoria riportata sul campo, destinataria niente meno che di una delle deleghe più importanti, senza apparenti conoscenze di settore, l'Urbanistica, di Veronica Giannone si sono perse letteralmente le tracce.

Già tra le più operative nel campo del social, di fatto, la vice sindaca è uscita di scena. Lo aveva già fatto prima dell'ultima comparsa in pubblico, quella del Consiglio comunale del 28 luglio: una seduta nella quale, come si ricorderà (è passato esattamente un mese ma nonostante sia estate a Rocca di Papa le vicende politiche si accavallano, LEGGI l'articolo del 28 luglio), la Giannone si era tolto qualche sassolino dalle scarpe, attaccando tutti e - in merito alla vicenda personale relativa ad un ipotizzato abuso edilizio - evocando la privacy.

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Di fatto, non è stato più dato a sapersi se il sopralluogo da parte della polizia locale nell'abitazione in oggetto (quello per la quale la Giannone disse in Aula consiliare "Le responsabilità civili e penali sono questioni oggettivamente personali") sia poi mai avvenuto o meno. Perché, di fatto, la questione riveste ancora una certe importanza.

Mentre dai ranghi della disorientata compagine pro-sindaco, compagine sempre più esigua e disarmata, nonostante i continui tentativi (alcuni dei quali, vedi il caso Litta, oggettivamente riusciti e di questo bisogna rendere merito a Crestini) di allargare il consenso nell'ex campo avverso, si alzano si diceva voci da "chiamata alle armi", di fatto tutto debitamente tace. Mentre insomma uno generali tra i fedelissimi invita la coalizione a rispondere al fuoco, dal palazzo Rosa non esce nulla se non, appunto, le vaghe dichiarazioni di Massimo Litta, la cui posizione deve per forza di cose essere ormai considerata di fatto organica a quella del sindaco.

Il problema per Crestini però sembra essere proprio quello di come sbarazzarsi di una vice non più ritenuta geniale come dodici mesi fa quando meritò i galloni di "comandante in capo di riserva": tanto più che, si dice, la stessa Veronica Giannone mal abbia gradito la manovra di redazione di un Dup (Documento unico di programmazione economica) che, come noto, considera le antenne la vera gallina delle uova d'oro per risanare il bilancio (LEGGI l'articolo del 24 agosto). Dup che comunque la vice sindaca ha votato.

Ma come procedere ad una eventuale surroga? Come, insomma, sbarazzarsi di quella che sembra oggi un'imbarazzante presenza?

Ultima modifica ore 19,25