Cgil Cisl Uil: “Azioni eclatanti in tutti i posti di lavoro. Aris, Aiop non si illudano: non ci fermeremo”

Pubblicato: Mercoledì, 13 Marzo 2019 - redazione attualità

Comunicato stampa Fp Cgil Roma e Lazio, Cisl Fp Lazio e Uil Fpl Roma e Lazio Sanità privata Lazio, con il flash-mob di oggi al via la mobilitazione dei lavoratori per il contratto

ilmamilio.it - nota stampa


Sanità privata, riparte in grande stile la mobilitazione dei 25mila lavoratori delle strutture accreditate del Lazio, ospedali, Irccs, case di cura, centri di riabilitazione, Rsa e centri territoriali e ambulatoriali. Con il flash-mob di oggi, che ha visto campeggiare sul ponte dell’Isola Tiberina di Roma la gigantesca scritta “Contratto subito”, Cgil Cisl e Uil rilanciano la protesta dei dipendenti della sanità privata accreditata per un rinnovo di contratto atteso da oltre 12 anni.

I segretari generali regionali di categoria Natale Di Cola (Fp Cgil Roma e Lazio), Roberto Chierchia (Cisl Fp Lazio) e Sandro Bernardini (Uil Fpl Roma e Lazio) promettono battaglia: “Faremo sentire forte la nostra voce in tutti i posti di lavoro e in tutte le strutture della regione. Siamo pronti a ripetere e a far crescere iniziative eclatanti come questa. Aris, Aiop e le altre associazioni datoriali non si illudano: i lavoratori sono più determinati che mai, non ci fermeremo fino alla firma del contratto”.

“Sono infermieri, oss, professionisti tecnici e amministrativi che svolgono servizio pubblico per conto della Regione Lazio e che mandano avanti quasi la metà delle attività del servizio sanitario regionale”, attaccano i segretari. “Ma che a differenza dei colleghi del pubblico hanno salari, percorsi professionali e tutele ferme in molti casi al 2005. Questo perché i datori di lavoro, che pure vivono di risorse pubbliche, continuano ad accaparrarsi profitti anziché investire nelle persone e nell’innovazione organizzativa. E’ una vergogna che dobbiamo smascherare”.

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“Vogliamo che gli imprenditori si facciano carico di un rinnovo che significa riconoscere il valore del lavoro in sanità, ma che significa soprattutto rilanciare i servizi per la salute delle persone”, rimarcano Di Cola, Chierchia e Bernardini. “Per avere una buona sanità c’è bisogno di operatori pagati con un salario dignitoso e messi in condizione di dare il meglio”.

“Da oggi la nostra mobilitazione sarà ancora più forte e capillare”, concludono. “Sarà un crescendo di azioni informative e di protesta. Andremo fino in fondo e se sarà necessario arriveremo anche a nuovo sciopero regionale”.

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