Dai Castelli romani al Sudafrica: la storia di Sara Pelagaggi, guida safari - FOTO

Pubblicato: Mercoledì, 13 Marzo 2019 - redazione attualità

pelagaggi sara1 ilmamilioMONTE PORZIO CATONE (attualità) - La 27enne originaria di Monte Porzio Catone ha ottenuto il prestigioso titolo

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Una passione che è diventata un lavoro, dall'altra parte del mondo. Letteralmente.

La storia è quella di Sara Pelagaggi, 27 anni, originaria di Monte Porzio Catone, diventata da poco una guida di Safari.

"La passione per la savana, ovvia ma non banale, mi ha portato fin laggiù. Lavoravo già come guida turistica in Vaticano quando ho deciso di spingermi oltre il Sahara per vedere se veramente il richiamo che sentivo forte era solo una grande curiosità o sarebbe potuto diventare un lavoro", spiega proprio la giovane castellana.

"Ho studiato presso l’Accademia Romana per l'Ecoturismo e la Natura Africana (ARENA) che ha sede a Roma, seguendo le lezioni tenute dal mio grande mentore Davide Bomben, che non smetterò mai di ringraziare: ha incanalato la mia energia e curiosità verso una formazione disciplinata e costruttiva".

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consorzio ro.maUna storia di amore per la natura e di tenacia.

"Passato il primo esame teorico, mi sono spinta insieme a due bei compagni di viaggio (nonché di corso) in Sudafrica per ultimare la formazione e conseguire la certificazione. La prestigiosa Limpopo Field Guiding Academy (LFGA) forma studenti da tutto il mondo attraverso un intenso corso teorico e pratico che si tiene all'interno di una grande riserva privata. Ho vissuto in un campo di tende per un mese, vivendo con i ritmi della natura, tra le visite inaspettate dei leoni durante la notte ed il loro ruggito, le violente tempeste africane e i richiami degli uccelli lungo il fiume che si snodava accanto al nostro accampamento. Il tempo scorreva velocemente: la parte teorica è si è svolta durante le prime due settimane, concluse con due esami da 4 ore ciascuno".

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Un racconto appassionante che Sara ripercorre con entusiasmo. "La terza settimana è stata interamente dedicata al riconoscimento delle tracce: abbiamo trascorso ore ed ore sotto il sole, camminando a piedi nudi, per identificare impronte, ramoscelli spezzati e macchie di fango sui tronchi d'albero. L'ultima settimana invece è stata dedicata all'avvicinamento a piedi dei temuti Big 5 (leone, leopardo, bufalo, rinoceronte, elefante), attività molto apprezzata per i safari a piedi. L'adrenalina qui è salita alle stelle, altro che montagne russe! Il penultimo giorno perciò ho sostenuto l'esame pratico: ho guidato il mio professore e alcuni compagni di corso in un safari in lingua inglese della durata di un'ora guidando una poderosa Land Rover. La natura mi ha assistito, offrendomi una meravigliosa vista sul fiume dove riposavano diversi uccelli acquatici ed un enorme ippopotamo. È stata un'emozione indescrivibile e, nonostante l'impaccio iniziale dovuto alla tensione pre-esame, mi sentivo totalmente a mio agio con la divisa color sabbia".

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"I miei docenti sono stati eccezionali e la fatica dell'accademia è stata decisamente ripagata: sono tornata a casa con la certificazione nelle mie mani, completa del corso di primo soccorso, fondamentale in un ambiente naturale dove anche il più piccolo degli animali può riservarti delle sorprese. In questo mondo si conosce tanta bella gente grazie all'Associazione Italiana Esperti Africa (AIEA), di cui Bomben è il presidente. Ultimamente AIEA è stata resa celebre dai servizi di Striscia La Notizia con Edoardo Stoppa, che ha assistito all’applicazione di un micro-chip su un rinoceronte bianco".

"Sono molto attiva anche per ciò che riguarda il volontariato ecosostenibile in Africa, ambito del quale si occupa Trip To Rescue: questa associazione è figlia del grande bacino AIEA, insieme alla Poaching Prevention Academy. Quest'ultima si occupa invece della formazione di ranger italiani che si battono attivamente contro il bracconaggio in Africa", continua Sara Pelagaggi.

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"L'Africa per me è lontana solo geograficamente, la ritrovo in ogni pagina dei libri che studio e nei colori delle foto che ho scattato con gli occhi. Nel frattempo, continuo a studiare per approfondire le mie conoscenze e attendo qualche proposta di ingaggio allettante, tramite la quale poterle mettere in pratica e far diventare questa passione il lavoro della mia vita. La strada è ancora lunga, ma ne vale la pena!", conclude la 27enne monteporziana.

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