Rocca di Papa: tutti gli imbarazzi del presidente del Consiglio Massimiliano Calcagni

Pubblicato: Venerdì, 01 Marzo 2019 - Grazia Siciliani

ROCCA DI PAPA (politica) - L'ultima Assise comunale ha evidenziato una situazione che per certi versi è paradossale

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Il Consiglio comunale del 26 febbraio ha portato alla luce le carenze di quello che dovrebbe essere un ruolo fondamentale della democrazia e delle istituzioni: il presidente del Consiglio comunale. Appena insediatosi Massimiliano Calcagni, nel 2016, avanzammo dei dubbi sulla capacità di gestire un’Assise così importante e i fatti, a distanza di quasi tre anni, sembrano averci dato ragione.

I fatti più recenti ed eclatanti che ci portano a dire che Calcagni non appare all’altezza del suo ruolo sono essenzialmente tre: la decadenza della consigliera comunale Roberta Carnevali, l’incapacità a resistere all’intraprendenza di un sindaco, Crestini, che sembra ogni volta trattare il Consiglio comunale come fosse la sua Giunta, e la vicenda del consigliere Mario Santoro che, alla luce dell’intervento di Lorenzo Romei, sembra in una evidente situazione di incompatibilità, avendo aperto un contenzioso nel 2018 (quando cioè era già consigliere comunale in carica) contro lo stesso Comune.

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petra fiera 2019

La gestione della vicenda di Roberta Carnevali è emblematica. La consigliera è stata assente a diverse sedute di Consiglio ma le avrebbe sempre giustificate, inviando al sindaco e alla segretaria comunale anche una lettera in cui esplicitava tali motivazioni. Malgrado questo Calcagni, invece di resistere al tentativo della maggioranza di sostituire la Carnevali con un proprio consigliere (tentativo evidente e per certi versi ovvio), utilizzando le sue assenze, ha avviato un iter burocratico che ha coinvolto Prefettura e Ministero. Alla fine Calcagni ha inserito la decadenza all’ordine del giorno del Consiglio del 26 febbraio adducendo una sorta di parere positivo da parte della segretaria comunale Daniela Natale, la quale, ha in pratica smentito, con una risentita missiva inviata il 28 febbraio all’intero Consiglio comunale, tale argomentazione sostenendo che il suo era un parere richiesto dallo stesso Calcagni, a cui alla fine della fiera spettava stabilire se il punto di discussione sarebbe dovuto essere inserito tra quelli all’ordine del giorno.

La vicenda si è conclusa con la decadenza della Carnevali per la gioia della maggioranza di Crestini che ora potrà contare su un consigliere in più, a meno che la Carnevali faccia ricorso al TAR per contestare la sua cacciata.

Poi c’è l’incapacità a contenere l’eccessivo protagonismo del sindaco di Rocca di Papa durante le fasi del Consiglio comunale. Un sindaco che interviene a suo piacimento e per tutto il tempo che vuole, un Sindaco che lancia pesanti accuse ai membri della minoranza intervenendo anche su alcuni aspetti della loro vita professionale e personale (vedi Elisa Pucci accusata di aver collaborato al ricorso al TAR presentato da quel Roberto Sellati candidatosi alle elezioni del centro anziani a dispetto di una norma "anti-Sellati" fatta votare proprio da Crestini). Insomma, Calcagni ogni volta si dimostra inadatto a guidare la seduta, concedendo alla maggioranza oltre quello che potrebbe fare, tra cui spostare sistematicamente l’ordine dei punti in discussione, impedendo alla minoranza di svolgere appieno il suo ruolo istituzionale.

mercatino grottaferrata ilmamilioInfine c’è la vicenda (anch’essa recente) dell’incompatibilità di Mario Santoro. Quando il consigliere Lorenzo Romei ha portato alla luce la vicenda, invece di interrompere la seduta per consultarsi con la segretaria comunale circa la gravità del fatto emerso, e per chiedere spiegazioni allo stesso Sindaco che, in qualità di legale rappresentante del Comune, era stato citato da Santoro, ha lasciato cadere la cosa addirittura prendendo le distanze da quanto detto da Romei. Non solo, ha definito la faccenda una questione personale tra Santoro e Lorenzo Romei, di fatto condizionando ogni valutazione e discussione in merito.

Tutti i fatti fin qui narrati (e ne abbiamo tralasciati molti altri accaduti dal 2016 a oggi) ci dicono che il presidente del Consiglio comunale di Rocca di Papa Massimiliano Calcagni (che sarebbe anche destinatario di una denuncia/querela da parte di un vigile urbano di Rocca di Papa per una vicenda che meriterebbe di essere tutta approfondita e per la quale ci dedicheremo a parte), il quale recentemente è diventato anche rappresentante locale della Lega di Salvini, forse ricopre un ruolo troppo impegnativo.

Un Calcagni che, vale la pena ricordarlo, nei mesi scorsi era sostanzialmente passato in opposizione ma che oggi - fatti alla mano - sembra vicino più che mai alla maggioranza di Crestini.

Non spetta a noi emettere valutazioni di tipo politico ma non possiamo non rilevare quanto questa sua azione nel ruolo più delicato all’interno del Comune, stia condizionando la stessa vita democratica dell’ente.

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