Grottaferrata, tra tagli di alberi e progetti non attuati il futuro precario del verde all’area della ‘Falcone’

Pubblicato: Domenica, 24 Febbraio 2019 - Fabrizio Giusti

GROTTAFERRATA (attualità) – Il dinamismo della Giunta sul patrimonio arboreo della città fa discutere

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La Giunta Andreotti sull’area dell'ex Sacro Cuore che intenzioni ha? Dopo l’ordinanza che ha abbattuto altri 13 cipressi, una parte del poco verde rimasto nel centro storico è stato abrogato senza che si conoscano i tempi di eventuali sostituzioni. La preoccupazione c'è, visto che Largo Gorizia, dopo il taglio degli alberi esistenti, da quasi due anni è diventato un’oscenità che non è degna di una zona frequentata da bambini e famiglie. Ci sarà l’annunciato recupero nel periodo primaverile? Speriamo.

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C’è di più, e di serio. Come è noto la Giunta Andreotti vorrebbe costruire una nuova scuola praticamente adiacente a quella dell’Istituto Falcone. I tempi sono inimmaginabili e non se ne parla neanche più nelle sedi preposte o in consiglio, ma intanto l’Amministrazione sembra procedere a ‘fare spazio’ intorno ad un palazzo che, attenzione, non è proprio irrilevante nella storia della città E’ un edificio storico come Palazzo Santovetti, quello delle Oblate, lo stesso Palazzo Consoli o Palazzo Tanlongo, e come tale va tutelato anche in caso di nuova destinazione (che andrà fatta con dovuti passaggi anche in consiglio comunale) o vendita ai privati.

Nella zona interessata dagli abbattimenti è in essere inoltre un progetto che era stato ratificato da una delibera, precisamente su Parco Patmos (leggi: Grottaferrata, restauro botanico ai Giardini di Patmos. 20mila euro per il progetto delle associazioni), con uno stanziamento di 20mila euro su progetto del Cotag, con la collaborazione de ‘U Lengheru Neru’ e dalla associazione fondata dall’attuale delegato alla Smart City Alessandro Cocco (attualmente presieduta da Mauro Proia) ‘La Tua Grottaferrata’.

L’idea prevede la pulizia del giardino, dei vialetti, della fontana, la piantumazione di una bordura di Bosso nelle aiuole a completamento di quella restante originaria, la piantumazione di cespugli Spirea a integrazione dell’esistente, di essenze di colore (camelie, azalee, ligustro, viburno, ortensie) che tengano conto delle aree soleggiate o in ombra, la piantumazione di cespugli per schermare un piccolo manufatto di servizio presente nell’area perimetrale. L'Istituto Giovanni Falcone è previsto che partecipi alle attività legate al progetto. Che fine ha fatto l’iniziativa? Anche questa si è persa nei meandri del bunker comunicativo di Palazzo Consoli o avrà effettivamente compimento?

posturale scuolePie1 frascati

Ovviamente in città, come capita spesso in questi contesti,sono iniziati a circolare anche dei sospetti. Sospetti antichi, per la verità, che sarebbe bene qualcuno smentisca in forma ufficiale. Questo perché già 15 anni fa o giù di lì nella zona del Sacro Cuore spuntò fuori l’idea di costruire in loco nuovi manufatti. Poi non se ne fece più nulla (fortunatamente), ma c’è chi sussurra che quella volontà a qualcuno piaccia ancora. Ovviamente si vuole sperare che almeno questa parte di Grottaferrata sia risparmiata dalle smanie edilizie tanto amate dalla politica (di tutte le età e provenienze) che non studia e approva un nuovo Prg, non fa le norme di salvaguardia, lascia libera la Delibera 43 di agire sul territorio e non ha alcuna visione dichiarata sulla città del futuro. Evidentemente il ‘club della betoniera’, storicamente attivo da queste parti, ha ancora qualcosa da fare. Nel frattempo i danni alla sostenibilità del territorio potrebbero essere enormi, sopratutto se si dovesse ritardare la sostituzione di tutti i 107 alberi (almeno) già abbattuti nel 2018. E gli altri 150 di cui è stata proclamata la fine? Chi li sostituirà? 

Chissà se qualcuno, negli ambiti della sonnolenta politica di Grottaferrata (che non vede, non sente e non parla…), si sarà posto questi quesiti. Chissà se qualcuno, un giorno, avrà delle risposte da dare ai cittadini.

In finale, un appunto: per un pino marittimo all’inizio del Corso, un paio di anni fa, furono scritte lettere di protesta, indette raccolte di firme, versate lacrime appassionate. L’albero tra l’altro fu prontamente sostituito dal Commissario Prefettizio con un olivo e un’aiuola che oggi hanno mantenuto una gradevole estetica ai luoghi. Dove sono finiti gli ambientalisti dell’epoca? Oltre 130 alberi abbattuti non fanno rumore?

Misteri grottaferratesi...

mercatino grottaferrata ilmamilio

 

 


Commenti  

# scusiredazione 2019-02-24 09:32
nel 2002 il tavolo di ag21 locale "istituzione dal 2005" lavorò e denunciò lo stato di insicurezza della scuola scuore(gfalcone) proponendo la delocalizzazione per una nuova sicura
Propose inoltre che dalla VENDITA della struttura "non a norma", le risorse fossero tutte destinate alla realizzazione della nuova Scuola e per le altre scuole
Apriti cielo: ex di destra contrarissime :oops: , sinistri assenti o silenti :oops: :oops: , la comunicazione non si è mai occupata di ag21 "istituzione dal 2005" :-x :zzz :eek:
Apriti cielo "quillì del 2005/2010 :oops: :oops: :oops: " pronti alle barricate se fosse stato deciso in tal senso
gli stessi pronti ad immolarsi per l'isola ecologica in via vecchia di marino, meglio non decidere :zzz :zzz :zzz
ag21 è stata congelata, 2010, dagli stessi :oops: che l'hanno richiesta (2000), il PAL è patrimonio di tutti, anche della redazione ;-)
il resto è sesso degli angeli
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