Marino, venerdì 22 febbraio dopo 25 anni i Nirvana "tornano" al Palaghiaccio

Pubblicato: Mercoledì, 20 Febbraio 2019 - Luca Priori

nirvana palaghiaccio ilmamilioMARINO (eventi) - Nel 1994 il concerto della band di Kurt Cobain. Dopo domani la bella iniziativa di Radio Libera Tutti

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Venerdì 22 febbraio alle ore 21 Radio Libera Tutti proietterà, sulla parete esterna del Palaghiaccio, il concerto che i Nirvana tennero all’interno della struttura marinese nel 1994. L’evento è stato reso possibile grazie a una registrazione bootleg realizzata da POGOPOP nel 1994 e ora rimasterizzata digitalmente. Sono passati 25 anni dal concerto dei Nirvana al Palaghiaccio di Marino, uno degli ultimi live della band che da lì a poche settimane sarebbe rimasta orfana del mitico cantante Kurt Cobain. Sul concerto Luca Onorati e Francesco Gargamelli stanno realizzando un documentario dal titolo “I wish I was like you”. ilmamilio.it è andato ad intervistare gli autori del documentario, la cui anteprima sarà proietta al Kurt Cobain Memorial del 6 aprile.

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Dove nasce l'idea di questo progetto?

“L'idea viene dal documentario che stiamo realizzando: «I wish i was like you». È un lavoro sul concerto dei nirvana del 22 febbraio 1994 a marino e più in generale sull'essere stati adolescenti in quegli anni incredibili. L'appuntamento di venerdì prossimo non è solo una celebrazione di una ricorrenza: proiettare l'intero concerto sul palaghiaccio ormai abbandonato ha un forte valore simbolico che ci costringe a riflessioni anche sulla gestione del nostro territorio. E' stato fondamentale l'incontro con i ragazzi di Radio Libera Tutti, web radio molto attiva sul territorio, che hanno sposato l'iniziativa e organizzato il tutto regalandoci anche la bellissima locandina ad opera di Davide Molinari. E' un evento senza sponsor che stiamo facendo portando ognuno una parte della propria esperienza e voglia di fare”.

Quali aspettative avete su questo evento?

“Il documentario e la video installazione del 22 febbraio sono due atti di amore nei confronti di Kurt Cobain a cui, come molti della nostra età, siamo ancora molto legati. Non abbiamo nessuna aspettativa se non quella di dare la possibilità a chi era al concerto di rivivere una forte emozione nello stesso luogo e per chi, per questioni anagrafiche o altro non potette assistere al concerto, dare l'occasione di viverlo per la prima volta in un contesto molto particolare”.

È un evento ripetibile ai Castelli Romani? Magari cambiando anche gruppo musicale?

“Al palaghiaccio suonarono i Metallica, Van Halen, Deep Purple, Cranberries, Guccini e molti altri. Noi abbiamo scelto di celebrare i Nirvana perchè quel concerto e la successiva morte di Kurt Cobain hanno segnato uno spartiacque nella nostra vita: c'è un prima e un dopo Cobain ed è per questo che ci siamo imbarcati in questa avventura. Sinceramente però speriamo che ai Castelli Romani si possano ricominciare ad organizzare eventi importanti, e non celebrazioni di quello che fu, eventi culturalmente validi, speriamo che le amministrazioni facciano ancora di più per far rinascere questo territorio troppo spesso inteso solo come dormitorio o terra di fraschette. Insomma vorremmo che questo evento diventi anche un momento di riflessione sui punti di aggregazione che troppo spesso vengono sacrificati a favore di lottizzazioni, supermercati, centri commerciali e cemento”.

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