METEO CURIOSITA’ – La grandinata e il “downburst” sui Castelli. Non è stata una tromba d’aria!

Pubblicato: Martedì, 12 Febbraio 2019 - redazione attualità

downburst marino ilmamilioMARINO (meteo) - Il fenomeno ha interessato ieri anche i Castelli romani creando notevoli disagi

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Nella giornata di ieri lunedì 11 febbraio, il passaggio di un fronte freddo a tutte le quote, ha contribuito alla formazione di nubi temporalesche, che hanno dato luogo a locali grandinate sulla città di Roma e sui Castelli Romani.

Il passaggio in quota di aria molto fredda di estrazione artico-marittima (isoterme di circa -33°C alla quota isobarica di 500 hPa, 5500 metri circa), ha provocato la formazione di imponenti nubi convettive riversando al suolo intense precipitazione a carattere di rovescio, che hanno contribuito ad un abbassamento delle temperature.

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Nessuna tromba d’aria, ma raffiche da downburst sui Castelli. Spieghiamo il motivo. I rovesci più intensi che si sono verificati tra le ore 12 e le 13 di ieri pomeriggio, hanno originato non solo la notevole grandinata soprattutto nei comuni di Albano, Ariccia e Velletri ma anche forti raffiche di vento – sino a 51 km/h registrati dalla stazione meteo di Ariccia Galloro – e con buona probabilità un downburst e non una tromba d’aria. Per la forza e l’intensità con cui è soffiato, ma soprattutto la violenza ed eventuali danni che crea, il downburst è molto spesso confuso dai media e dalla gente comune con una tromba d’aria. Il fenomeno del downburst si riesce a confondere spesso con una tromba d’aria soprattutto quando durante un temporale intenso si è investiti improvvisamente da forti raffiche di vento, accompagnate da rovesci intensi.

mercatino grottaferrata ilmamilioSi definisce downburst, il vento che si va a generare davanti un fronte temporalesco che avanza, creato da violenti scrosci di pioggia e dall’aria che con essa scende. In parole più rigorose il downburst è generato da un forte downdraft, ovvero la corrente d’aria fredda discendete dal cumulonembo di un temporale, spesso associata a forti piogge. Una volta che la corrente impatta con il suolo, a seconda della sua violenza, devia espandendosi orizzontalmente e crea dei piccoli vortici orizzontali con venti ad elevata velocità, ma soprattutto di direzione opposte. Un downburst infatti è caratterizzato dal windshear (ovvero variazioni improvvise del vento di intensità e direzione), sia su linea orizzontale che verticale.

In generale il downburst si differenzia dalla tromba d’aria per due semplici motivi: il primo su tutti un downburst produce venti violenti che si muovono in “linea retta” e che non assumono il classico moto rotatorio delle trombe d’aria, ed infine si può formare in presenza anche di temporali poco intensi. In definitiva quello che è accaduto ieri su alcuni comuni dei Castelli, è stato un evento intenso, ma che rientra nella variabilità meteorologica di questo ultimo mese invernale.

Gianluca Caucci, meteorologo

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