Grottaferrata, anche il Pd si sfila dal Consiglio comunale di oggi, 8 febbraio

Pubblicato: Venerdì, 08 Febbraio 2019 - redazione politica

GROTTAFERRATA (politica) - Contestati metodo e merito della capigruppo di sabato scorso

ilmamilio.it - nota stampa

Con la presente il gruppo consiliare del Partito Democratico intende rendere note alcune considerazioni in merito al presente Consiglio Comunale che fa seguito alla conferenza dei capigruppo che si è svolta sabato 2 febbraio rilevando in particolare:

  • l’inconsueta convocazione della conferenza dei capigruppo di sabato mattina che lasciava presagire impellenti scadenze che invece, abbiamo scoperto, non c’erano, trattandosi di argomenti ordinari che potevano essere discussi anche successivamente e sopratutto con un solo punto che richiedesse una deliberazione;
  • l’impossibilità di inserire in discussione il punto sulla convenzione del trasporto pubblico locale e quindi la necessità a breve di convocare un nuovo Consiglio;
  • la decisione assunta sulla data di convocazione del Consiglio decisa a maggioranza;

Proprio in riferimento agli argomenti da trattare, o meglio con un solo punto da deliberare, è evidente che si pongono delle riflessioni sull’opportunità di convocare un Consiglio comunale. Considerato, poi, che ne dovrà seguire un altro a breve.

Riflessioni e considerazioni che non sembrano essere state recepite, anche se, come stabilisce l’art. 8 del Regolamento di Consiglio Comunale, “la conferenza dei capigruppo è l’organismo consultivo del Presidente del Consiglio” e ancora, all’art. 34, che “l’ordine del giorno è predisposto dal Presidente del Consiglio sentiti i pareri della conferenza dei capigruppo”. Pareri che non sono stati presi in considerazione anzi sembra essersi prodotta una forzatura affermando la volontà di procedere alla convocazione ad ogni costo. Se, poi, come è emerso, durante la discussione, che il Consiglio comunale sia stato convocato per consentire la presenza di una consigliera assente da molto tempo allora passa in secondo piano il tema da deliberare poiché non si può consentire una forzatura politica di questa portata.petra frascati 1809È del tutto evidente che anche i pareri espressi sulla data da fissare di alcuni capigruppo non siano stati presi minimamente in considerazione visto che degli otto capigruppo presenti ben quattro si sono dichiarati contrari alla data proposta. Che si sia raggiunta la decisione sulla data di convocazione grazie ad una votazione ci consente di rilevare che, seppur quello della votazione potrebbe essere considerato un metodo democratico di decisione in momenti di stallo, riteniamo che in questo caso sia stato eseguito senza che nessuna norma del nostro regolamento prevedesse tale ipotesi.

L’unica ipotesi prevista nel nostro regolamento, all’art. 3 comma 3, è quella che a maggioranza la conferenza dei capigruppo può stabilire che l’adunanza del consiglio si svolga, eccezionalmente, in un luogo diverso dalla sede comunale. In ogni caso si parla di maggioranza senza specificare il peso politico rappresentato da ognuno, quindi presumibilmente si intende per presenti.

Nel caso in questione, invece, si è provveduto ad una votazione, avallata dal Presidente, per numero di consiglieri rappresentati e ci piacerebbe conoscere dove è possibile trovare un riferimento regolamentare di questo genere.

Noi riteniamo che la data avrebbe dovuto fissarla il presidente perché così è stabilito all’art. 25 dello Statuto Comunale, invece di consentire creazioni di norme regolamentari che non sono previste.

Eventualmente, se proprio il presidente avesse voluto rendere partecipi delle decisioni i capigruppo, facendo valere la funzione consultiva della conferenza degli stessi, allora avrebbe dovuto tener conto anche delle annunciate assenze e delle impossibilità che le sono state comunicate. Questo avrebbe avvalorato la funzione più importante della figura del presidente che è di rappresentare il Consiglio Comunale (art. 37 comma 1 dello Statuto), tutto e non solo una parte. In tal modo avrebbe tutelato le prerogative dei Consiglieri Comunali e garantito l’esercizio effettivo delle loro funzioni (art. 37 comma 1 lettera k) perché riteniamo che essere presenti in Consiglio Comunali sia un dovere del Consigliere ma anche un diritto.

Ritenendo grave quanto accaduto, è importante soffermarci anche sulle discussioni, e anche durante la conferenza ne siamo stati testimoni, tra membri della maggioranza sempre più distanti dai problemi della città ma preoccupati solo dei ruoli e di dimostrare i rapporti di forza delle varie componenti che sostengono il Sindaco. È uno spettacolo indecente al quale vorremmo fare a meno di assistere in futuro. Intanto oggi queste forzature obbligheranno a celebrare un Consiglio Comunale senza la presenza dei Consiglieri di minoranza.

In considerazione di tutto quanto affermato il gruppo consiliare del Partito Democratico, più attento alla soluzione dei problemi dei cittadini, ritiene di non partecipare ai lavori del Consiglio chiedendo al presidente di motivare la nostra assenza con la lettura del presente comunicato per rimarcare il forte dissenso a questi inopportuni comportamenti.

LEGGI Grottaferrata, la protesta di Città al Governo: "Al prossimo consiglio comunale non andiamo"


Commenti  

# grottaferratamia 2019-02-08 08:28
complimenti al presidente del consiglio francesca passini per l'egregio lavoro super partes finora svolto
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