“Stavo passando in auto, insieme all’amico Fabrizio De Castris, quando ho visto in piazza Marconi Emanuele Dessì, accompagnato da Raffaella Rossi e Walter Bravetti: abbiamo accostato e sono sceso per salutarli. Poco dopo, diretti verso il Comune, ho visto passare i consiglieri comunali Paola Gizzi e Franco D’Uffizi, in compagnia di Elpidio Bucci. Ho salutato Paola con un cenno, lei mi ha risposto invitandomi a raggiungerla e mi sono quindi allontanato dalle persone con cui stavo parlando.
LEGGI Lite e colpo proibito sotto il Comune di Frascati, il quadro appare più chiaro. Parla DessìMentre stavo interloquendo con lei, si è avvicinato D’Uffizi col quale si è subito accesa una
discussione abbastanza accesa. Ci sono difatti attività amministrative col Comune di Frascati, relative ad
aspetti contrattuali e canoni di locazione che non sono state definite e ancora regolarizzate e di cui ho completa documentazione. La questione è relativa all’
antenna che il Comune di Frascati negli anni scorsi ha posizionato sul traliccio che si trova nella
mia proprietà privata (l’unico autorizzato vicino alla precedente posizione dell’antenna): una disponibilità che ho concesso volentieri e peraltro a canoni minimi tabellari ma che, contrattualmente, non è stata mai definita dal Comune nonostante i numerosi solleciti.
Una situazione che mi ha provocato anche un danno economico e per la quale, secondo quando indicatomi dal
sindaco Mastrosanti, sapevo essere competente D’Uffizi. Ho dunque ancora una volta chiesto, certamente con toni accesi che questa vicenda amministrativa venisse chiarita anche perché, da quanto mi è stato riferito, si tratterebbe di un
problema di natura prettamente politica. Una questione, dunque,
tutt’altro che privata ma di genere politico ed amministrativo. Quello che contestavo con veemenza era la questione di principio”.
“Fino a quel momento non c’è stato
alcun contatto fisico con D’Uffizi - prosegue Gabrielli -, solo un
vivace alterco. Fino a quando, mentre Paola Gizzi mi teneva le mani sul petto per farci abbassare i toni ed io avevo le mani in tasca, da dietro di lei D’Uffizi
mi ha sferrato un cazzotto su lato sinistro del viso, facendomi barcollare e facendomi volare gli occhiali. Il colpo ha spostato anche la Gizzi, toccata dal braccio di D’Uffizi. A quel punto, chi era con me mi ha fatto salire in auto e sono andato in ospedale a Frascati dove mi è stato refertato un
trauma contusivo sulla parte sinistra del volto con
spostamento della mandibola i cui effetti sono ancora in corso di valutazione sanitaria”.
Questa dunque la versione dei fatti del 25 gennaio riportata da Pietro Gabrielli.
La redazione de ilmamilio.it, come suo dovere, è a disposizione di Franco D’Uffizi e di altri che vogliano fornire la propria versione di quanto accaduto.