Atl. Monteporzio (calcio, Allievi prov.), il “Matador” Terenzi è scatenato: «Merito dei compagni»

Pubblicato: Martedì, 05 Febbraio 2019 - Redazione sportiva

MONTE PORZIO - Gli Allievi provinciali dell’Atletico Monteporzio volano altissimo. La squadra allenata da mister Manolo Bernardini (col supporto di uno “storico” tecnico come Massimo Pralini) è nelle zone alte della classifica e nell’ultimo turno ha superato il Colonna in campo esterno con un netto 4-0. Ancora una volta, nel tabellino dei marcatori, è entrato Fabio Massimo Terenzi, attaccante classe 2002 che è letteralmente scatenato in questa stagione: in 14 partite del girone d’andata ha realizzato la bellezza di 19 sigilli personali.

«Non mi è mai capitato di vivere un’annata di questo tipo in passato – dice il ragazzo nato e cresciuto calcisticamente nel vivaio dell’Atletico Monteporzio - Il merito va assolutamente condiviso con lo staff tecnico e soprattutto coi compagni che mi mettono in condizione di segnare così tanto e nello specifico del mio compagno di reparto Purificato che mi ha già regalato tanti assist». Nell’ultimo turno Terenzi, che l’ambiente ha già ribattezzato “Matador” perché nelle sembianze e anche nei movimenti ricorda un po’ Cavani (ovviamente fatte le dovute proporzioni), ha segnato un gol e calciato un rigore sulla traversa, poi lo stesso Purificato ha realizzato una doppietta e Matei ha completato il tabellino del match con il Colonna.

«Obiettivi personali? Non ci penso, mi piacerebbe arrivare almeno al secondo posto con questa squadra – risponde Terenzi – L’Atletico Torrenova capolista sembra irraggiungibile, mentre Consalvo e Atletico Morena sono a tre punti di distanza». L’attaccante sta meritando i complimenti di tutti e in particolare quelli del papà presidente Fabrizio. «Mi dà tanti consigli, ma è molto difficile che mi faccia complimenti» sorride il giovane attaccante che, al di là degli obiettivi a breve termine, sogna anche di vestire un giorno la maglia della squadra del suo paese. «Gioco a pallone da sempre qui e sarebbe una cosa bella» conclude Terenzi.